Si è tenuto ieri, al Vinitaly, nello spazio espositivo del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore l’incontro “Enoturismo: Prospettive e sviluppo” organizzato dal Consorzio stesso. Hanno partecipato Doriano Bui, presidente Strada del Vino Nobile di Montepulciano e dei Sapori della Valdichiana Senese; Giovanni Follador, presidente delle Pro Loco Venete; Andrea Rossi, sindaco di Montepulciano e Presidente dell’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese; Cinzia Sommariva, vice presidente Strada del Prosecco e vini dei colli Conegliano Valdobbiadene e Sonia Speroni, responsabile Food&Wine Musement.
L’obiettivo del confronto è stato affrontare il tema dell’enoturismo in un contesto legislativo e socio culturale in evoluzione. Recenti leggi di bilancio, e nuove legislazioni regionali, hanno dato impulso al turismo enologico. Il confronto tra le diverse esperienze territoriali e imprenditoriali ha aiutato a individuare nuovi spunti per sviluppare ulteriormente le singole esperienze locali.
La Strada del Prosecco e vini dei Colli Conegliano e Valdobbiadene, rappresentata dalla sua vice Presidente Cinzia Sommariva, ha presentato i nuovi traguardi raggiunti dal territorio “il cui successo”, afferma la dottoressa “è dimostrato da un trend di crescita costante negli ultimi anni, dal 2016 i pernottamenti sono cresciuti del 10%, in termini assoluti parliamo di circa 110.000 pernottamenti nel 2017”. Sommariva poi annuncia: “È per dare nuovo impulso a tutte le realtà come la nostra che stiamo lavorando alla realizzazione della Federazione Veneta delle Strade del Vino e dei Sapori, una realtà istituzionale che riteniamo potrà non solo unire le esperienze singole ma costituire un’unica voce con cui poi confrontarsi con le altre istituzioni in particolare con la Regione Veneto”.
Proprio gli aspetti legislativi rappresentano la chiave di volta della realizzazione di progetti concreti e di grande respiro. L’esperienza della Valdichiana Senese, portato da Andrea Rossi, sindaco di Montepulciano e presidente dell’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese e da Doriano Bui, Presidente della Strada del Vino Nobile di Montepulciano e dei Sapori della Valdichiana Senese ha offerto un esempio concreto e molto positivo di sinergie tra istituzioni e imprese del territorio. “La Valdichiana Senese – ha detto Rossi – è il primo territorio in Toscana ad aver colto le opportunità della nuova Legge Regionale numero 86/2017 per la gestione associata delle funzioni di informazione e accoglienza turistica tra i 10 Comuni dell’area, con capofila il Comune di Montepulciano. Un progetto ambizioso che vuole coniugare le esigenze del pubblico con quelle del privato, individuando nella struttura della Strada del Vino Nobile e dei Sapori della Valdichiana Senese, il soggetto in grado di attuare molte delle politiche di promozione di questo ambito turistico”.
S’inserisce in questo contesto il prezioso lavoro della Strada del Vino Nobile di Montepulciano dei Sapori della Valdichiana Senese, infatti “Il nostro modello – ha dichiarato Bui – riconosciuto a livello istituzionale come modello replicabile, così come organizzato, è funzionale anche allo sviluppo dei distretti del cibo, il nuovo strumento previsto dalla legge di bilancio per garantire ulteriori risorse e opportunità per la crescita e il rilancio a livello nazionale di filiere e dei territori”.
Non da ultimo però il lavoro diffuso e capillare sul territorio, spesso affidato anche a volontari. Giovanni Follador, presidente delle Pro Loco Venete, ha sottolineato il valore diffuso della passione per il proprio territori. “Le Pro Loco sono, di fatto, la prima e più importante industria di eventi della Regione, con le sue 548 associazioni e più di 60 mila soci impegnati gratuitamente in progetti di servizio, a favore della propria comunità, valorizzandone tradizioni ed economia rurale ed artigianale – ha affermato Follador – Un vero esercito di volontari, che rendono possibile l’attività sul territorio, creando aggregazione sociale, promuovendo la cultura e la storia dei paesi in cui operano. Una forza inesauribile, che crea condivisione e accoglienza nei luoghi dove l’enoturismo è nato e che contribuisce a valorizzare le eccellenze locali e il patrimonio storico-culturale del territorio. Un ruolo fondamentale, che i volontari ricoprono da sempre”.
Intorno al mondo dell’enoturismo si stanno muovendo non solo imprese legate all’enogastronomia dei territori ma anche start up, che ormai sono imprese affermate, come Musement, una piattaforma digitale per scoprire le principali attrazioni delle città con offerte su misura. “Ci stiamo muovendo oramai anche fuori dai territori urbani per incontrare l’interesse dei turisti – ha fatto sapere Speroni, responsabile Food&Wine di Musement – Io ad esempio mi occupo di disegnare e commercializzare tour enogastronomici ed esperienze autentiche per clienti di target medio/alto ma anche di acquisizioni per trovare i migliori fornitori in tutta Italia” .
Le esperienze presentate mostrano di avanzare con convinzione verso il futuro rispetto al quadro del settore tracciato da una ricerca curata dall’Università di Salerno e presentata all’ultima edizione della Bit, dalla quale emerge che quello dell’enoturismo è un settore in buona salute che vanta 14 milioni di accessi e un fatturato di almeno 2,5 miliardi di euro – ma che stenta a decollare e a non sfruttare tutto il suo potenziale economico e occupazionale per la mancanza di forti strategie pubblico-private che mettano in rete e a sistema le risorse di un Paese in cui il vino e il buon cibo sono fortemente interconnessi con le bellezze artistiche e paesaggistiche di tanti territori.
(Fonte e foto: Consorzio Tutela del Vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco).
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