FAMIGLIA| Poligonaceae
NOME POPOLARE| pan-e-vin, sgambugie (i germogli), erba brusca.
ETIMOLOGIA| il termine del genere deriva dal latino rumen che significa “ruminare”, forse per l’abitudine antica dei Romani di masticare questa pianta; acetosa termine latino che vuol dire acida, per il suo sapore acidulo.
PARTI USATE| le foglie e i fusti.
TEMPO DI RACCOLTA| primavera-estate.
HABITAT| pianta erbacea perenne presente nei prati di quasi tutto il territorio, dalla pianura alla montagna.
DESCRIZIONE| è fornita di una radice ingrossata dalla quale, in primavera, si sviluppa il fusto eretto, striato e rossastro, semplice, cavo all’interno, che può arrivare fino a un metro di altezza. Le foglie basali sono picciolate e di forma astata, quelle superiori sono inserite direttamente sul fusto come una guaina. I fiori (maggio-settembre) rossastri sono riuniti in pannocchia.
UTILIZZO| le foglie fresche, in piccola quantità, vengono usate crude in insalata con altre erbe (tarassaco, strigoli). Le foglie si consumano anche cotte nelle zuppe e minestroni di verdure, nelle minestre di riso o nelle frittate, e possono essere utilizzate per la preparazione di salse.
PRINCIPI ATTIVI| acido ossalico e biossalato di potassio (sino all’1%), vitamina C, antrachinoni, fitosteroli, rumicina, ferro organico, fosfati. Nel rizoma sono stati identificati: un iperidoside, quercetin-3-galattoside, antracene, ossimetilantrachinone e tannini.
PROPRIETA’| azione antiscorbutica per la sua ricchezza in vitamina C, diuretica, leggermente lassativa, antianemica.
CONTROINDICAZIONI| considerata la ricchezza di ossalati, la pianta è controindicata per che soffre di disturbi gastrici e intestinali e per le persone che soffrono di artriti, gotta, calcoli biliari e dolori reumatici. Non far cuocere l’acetosa in recipienti di rame. Il polline molto abbondante può essere causa di allergie.
NOTA| i germogli dell’acetosa vengono tradizionalmente masticati per stimolare la secrezione salivare. L’acetosa non va confusa con il Romice conglomerato, la comune “lengua de vaca” (Rumex conglomeratus Muray) che non trova alcun impiego culinario.
ACETOSELLA| un’erba con proprietà affini all’acetosa
L’acetosella (Oxalis acetosella L.) della famiglia delle Oxalidaceae (chiamata volgarmente pan cuch) è un’erbetta primaverile che cresce nelle zone umide e ombrose dei boschi. I composti principali finora conosciuti sono l’acido ossalico e l’ossalato di potassio, mucillagine, vitamine C, pectina, sali organici ed enzimi vegetali. Le foglioline si usano in piccole quantità per dare sapore alle insalate, zuppe e frittate insieme con altre spezie.
Gode di proprietà antiscorbutiche per la ricchezza di vitamina C e leggermente antisettiche per i suoi componenti aciduli. Il suo consumo va limitato per la presenza di ossalati.
Nella tradizione popolare le foglioline fresche venivano utilizzate per togliere macchie di ruggine e di inchiostro, per ravvivare i colori e per pulire il cuoio.
(Articolo a cura di: Ernesto Riva, Danilo Gasparini, Silvano Rodato, Carla Camana – Unifarco SPA – Accademia Internazionale di Storia della Farmacia – Antiga Edizioni).
(Foto: Wikipedia)
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