La regione Veneto è stata esclusa dalla riunione convocata per il confronto sulla distribuzione dei banchi negli istituti scolastici; l’assessore all’istruzione del Veneto denuncia l’incapacità del Governo di gestire tutta l’emergenza, a partire dal mese di febbraio.
“Apprendo con sconcerto della riunione convocata domani sera dal Ministro all’Istruzione con la partecipazione del commissario straordinario Domenico Arcuri per spiegare la distribuzione dei banchi. Una convocazione dalla quale sono escluse solo le regioni. Un tavolo di confronto sul quale potevamo portare il nostro contributo per affrontare un tema operativo insieme a tutte le criticità che, a poche settimane dalla riapertura delle scuole, assillano migliaia di famiglie, di docenti e di personale del mondo della scuola. E invece siamo esclusi”.
Così l’assessore all’istruzione della regione del Veneto commenta la convocazione d’urgenza per domani sera del Ministero dell’istruzione che coinvolge numerosi soggetti, come ad esempio l’Anci, escludendo i rappresentanti delle regioni.
“Il caos in cui la scuola si trova a meno di due settimane dall’inizio delle attività è una grave responsabilità politica del Governo – sottolinea l’assessore regionale all’istruzione della regione del Veneto – i nodi critici rimangono tali: dal distanziamento e uso delle mascherine, al distanziamento e alla gestione degli spazi per arrivare al nodo cruciale dei trasporti. Mi chiedo, quindi, quale sia l’effettiva soluzione tecnica tesa a garantire la sicurezza della salute di ragazzi e docenti”.
Per quanto riguarda i trasporti l’assessore afferma che ad oggi non vi è nessuna soluzione, e per i banchi e gli arredi, la situazione non è migliore. Il materiale non arriverà nei tempi dell’inizio dell’anno scolastico.
“E in tutto ciò noi la soluzione in Veneto ce l’abbiamo – conclude l’assessore veneto all’istruzione – il Veneto ha elaborato con l’ufficio scolastico regionale un manuale operativo, presentato e condiviso con le parti interessate il 2 luglio. Il testo contiene pratiche soluzioni rispettose del distanziamento, senza uso di mascherine in classe e prevedendo una modalità mista, quindi anche con la Dad (didattica a distanza), esclusivamente per lescuole superiori. Le conferenze dei servizi hanno evidenziato poche criticità ridotte ad oggi, a sole 4/5 situazioni da affrontare. Basterebbe poter metter in pratica quanto proposto per arrivare ad avviare l’anno scolastico con serenità”.
(Fonte: Regione del Veneto).
(Foto: archivio Qdpnews.it)
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