Ieri giovedì è stata presentata la nuova campagna vaccinale del Veneto per la terza dose, “Questa volta vince la terza”, con un testimonial d’eccezione: la campionessa di nuoto Federica Pellegrini, definita dal presidente Luca Zaia “un’amica del Veneto”.
La campagna vaccinale veneta per la terza dose è già stata lanciata nei social e ci sarà anche una versione cartacea per poter arrivare al maggior numero di persone (qui il video).
Rispetto all’emergenza Covid in Veneto, nelle scorse 24 ore si registrano oltre 5 mila contagiati, un’incidenza dei contagi del 3,63% e 15 nuovi ricoveri (fino a questo momento in Veneto sono state inoculate 8 milioni 700 mila dosi di vaccino contro il Covid-19).
Ieri il dato sull’occupazione delle terapie intensive era del 16% (con il 20% si passa alla zona arancione) mentre quello dell’area medica era 17% (con il 30% si passa in arancione).
Il presidente Zaia, durante la cerimonia a Palazzo Balbi per gli auguri di Natale con la stampa, ha detto di essere preoccupato per “il morale delle truppe” e per tutti gli operatori della sanità che non riescono a vedere la luce in fondo al tunnel.
Il governatore ha ringraziato i giornalisti per come hanno gestito l’informazione durante la pandemia, sottolineando che la comunicazione istituzionale è fondamentale durante le emergenze sanitarie, e ha espresso la sua solidarietà per gli attacchi verbali e le aggressioni alla stampa avvenuti nell’ultimo periodo.
Zaia ha detto che in questo “anno del Covid”, il 2021, si sono celebrati i 1600 anni di Venezia e c’è stata la prima rettrice donna dell’Università di Padova, Daniela Mapelli, in una città che ha ricevuto il riconoscimento Unesco come “Urbs Picta”.
Non è mancato un pensiero per il mondo della sanità: i medici, gli infermieri e tutti gli operatori sanitari che continuano a lavorare in un momento non facile, visto che l’emergenza Coronavirus dura ormai da due anni.
Il Covid ha pesato sul bilancio della Regione Veneto per spese straordinarie per 1 miliardo e 350 milioni di euro.
Zaia ha ricordato gli investimenti sulla Pedemontana Veneta (2 miliardi 258 milioni di euro di opera e 94,5 chilometri di infrastruttura), definita l’opera “che cambierà la vita al Veneto”, e ha annunciato che, con i primi mesi dell’anno, saranno aperti il tratto che va da Montebelluna a Spresiano e quello che arriva fino a Montecchio, con la speranza di avere nel 2023 gli innesti sull’A4 e sull’A27.
Il 2021 del Veneto si chiude con un incremento del Pil più alto rispetto alla media nazionale del 6,9% (ci sono delle proiezioni del 4,5-5% per il 2022).
C’è stato un pensiero anche per gli imprenditori e i lavoratori in difficoltà per l’aumento dei prezzi delle materie prime, con il rischio che qualcuno possa essere costretto a sospendere la produzione.
Zaia ha parlato anche della delicata partita degli Pfas, gli inquinanti nelle acque del Veneto, dei nuovi treni in Regione (un parco macchine che ha un’età media di 4 anni), delle sfide legate alle Olimpiadi di Milano Cortina 2026, con i ritardi da recuperare, dell’11esimo anno di “bilancio tax free” e del tema dell’autonomia con i problemi legati al cambiamento dei governi e alle energie concentrate sulla gestione della pandemia.
Il governatore sta lavorando ad un provvedimento che manterrà aperti gli impianti di risalita nelle località montane anche nell’ipotesi in cui il Veneto dovesse passare in zona arancione.
(Foto: Facebook).
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