Fedriga riconfermato presidente del Friuli Venezia Giulia. Zaia: “Alleato formidabile per l’autonomia”. Sindaci: ballottaggio a Udine, a Sacile stravince Spagnol

Massimiliano Fedriga è stato confermato alla presidenza della Regione Friuli - Venezia Giulia
Massimiliano Fedriga è stato confermato alla presidenza della Regione Friuli – Venezia Giulia

Massimiliano Fedriga è stato confermato alla presidenza della Regione Friuli – Venezia Giulia con 314.826 voti, pari al 64,24% del totale dei votanti, distanziando nettamente il candidato del centrosinistra Massimo Moretuzzo, che si è fermato al 28,37% (la candidata no vax Giorgia Tripoli ha ottenuto il 4,66% e il candidato del Terzo polo Alessandro Maran il 2,73%).

Il risultato di queste elezioni regionali vede la Lega primo partito in Friuli – Venezia Giulia con il 19,02% delle preferenze, al secondo posto c’è Fratelli d’Italia con il 18,13%, al terzo la Lista Fedriga, con il 17,74%, mentre il Partito Democratico è il quarto partito con il 16,49%.

Il voto il Friuli – Venezia Giulia ha rappresentato un test importante per tutte le forze politiche dopo le elezioni di febbraio nel Lazio e in Lombardia.

“Ringrazio ovviamente per la fiducia – ha affermato Fedriga -, non me l’aspettavo di queste dimensioni. Quindi mi sento anche il peso di dover rispondere all’enorme fiducia che mi hanno dato i cittadini del Friuli – Venezia Giulia. Abbiamo cercato di dimostrare che la politica, anche del consenso, si può fare anche senza le solite facili promesse preelettorali. Credo che questi numeri siano superiori a qualsiasi aspettativa, li reputo straordinari”.

“Ringrazio per la fiducia che anche la Lista Fedriga Presidente ha ricevuto – conclude – Secondo me ha avuto il ruolo per cui è nata: riuscire a recuperare del consenso anche da chi magari ha apprezzato la nostra azione amministrativa, ma non si riconosce nei partiti tradizionali”.

Il risultato delle urne è netto – si legge in una nota diffusa dallo sfidante Moretuzzo -, abbiamo perso questa tornata elettorale e saremo all’opposizione per i prossimi 5 anni. Ciò che non andrà persa, ve lo prometto, è la fiducia riposta nei nostri confronti. In tantissimi ci avete votato e incoraggiato in una competizione che ci ha visti partire decisamente in salita. In poco più di due mesi abbiamo cercato di dare rappresentanza soprattutto a chi stava ai margini, territoriali e sociali della Regione, ma in molti casi è proprio lì che si registra l’affluenza peggiore, il che ci dice che la strada da percorrere è ancora lunga”.

“Abbiamo però fatto un passo importante – conclude – e imparato che se ci si rivolge alle persone con onestà ed entrando nel merito delle questioni, ascoltandole, avendone cura, è possibile superare l’indifferenza di chi ha da tempo perso fiducia nelle istituzioni. Abbiamo perso un’elezione, ma i temi sollevati son ancora tutti lì: la sanità pubblica è ancora problematicamente a rischio; il riscaldamento globale produce già, incontrollato, i suoi effetti; i flussi migratori possono solo aumentare; le diseguaglianze, non ultime quelle di genere (in consiglio siederanno di nuovo pochissime donne) rimangono gravi. C’è ancora tantissimo lavoro da fare e per farlo dovremo metterci ancora più impegno e convinzione. È soltanto l’inizio. Per il futuro di tutti, per la nostra terra”.

Già ieri il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, si era congratulato con il rieletto governatore del Friuli – Venezia Giulia.

“Mi congratulo vivamente con Massimiliano Fedriga per il grande risultato che si sta ormai delineando – commentava ieriZaia -, anticipando la meritatissima riconferma. Non c’era dubbio che la grande maggioranza dei cittadini del Friuli – Venezia Giulia esprimessero gradimento per il suo programma, per il lavoro svolto fino ad oggi, per la sua voglia di fare, per la sua serietà e per la usa coerenza. Con la sua riconferma alla guida di una realtà regionale che già dispone di statuto speciale, continueremo ad avere un alleato formidabile nel percorso verso la realizzazione dell’autonomia!”.

Alberto Felice De Toni e Pietro Fontanini

A Udine si andrà al ballottaggio tra il sindaco uscente Pietro Fontanini e Alberto Felice De Toni, Magnifico Rettore dell’università udinese dal 2013 al 2019.

A scrutinio ultimato – secondo i dati diffusi dal servizio elettorale regionale – Fontanini ha ottenuto 19.524 preferenze, pari al 46,25% dei voti validi, mentre De Toni ha ottenuto 16.762 voti, pari al 39,7%.

Il sindaco uscente del capoluogo friulano è appoggiato dalle liste Fontanini sindaco, Identità civica, Lega Fvg per Salvini premier, Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni, Unione di Centro; De Toni è invece sostenuto da Partito Democratico, Azione-Italia Viva, Renew Europe, De Toni sindaco e Alleanza Verdi e Sinistra.

Carlo Spagnol

A Sacile è stato ampiamente riconfermato il sindaco uscente Carlo Spagnol (Lega – Sacile Civica, Fratelli d’Italia, Viva Sacile – Forza Italia) che stravince con 6.235 voti (70,85%).

“6.235 volte grazie! – commenta Spagnol – Grazie Sacile per la rinnovata fiducia! Grazie a tutti i candidati e ai sostenitori per il lavoro di squadra. Grazie a tutti i Sacilesi. Grazie alla mia famiglia. Ripagheremo il risultato con determinazione ed entusiasmo, per rendere la nostra Città ancora migliore”.

(Foto: Facebook).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati