Continua il timido rallentamento nella crescita della diffusione del Covid-19 in Veneto anche se la pressione sugli ospedali è ancora importante e il messaggio contro gli assembramenti sembra non essere stato recepito a sufficienza.
Il numero delle terapie intensive è di poco superiore rispetto a quello del mese di marzo mentre i ricoveri in ospedale sono molti di più, anche se il tempo di ospedalizzazione è di circa una settimana.
Il governatore Zaia è tornato sul tema degli assembramenti, sottolineando che il bacino che comprende Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Carinzia e Slovenia ha ancora molti contagi.
Per il presidente del Veneto la vera partita è quella della “lotta agli assembramenti” visto che nell’ultimo fine settimana molti cittadini hanno vissuto il momento degli acquisiti natalizi come se il virus fosse soltanto un lontano ricordo.
Zaia ha definito “immondo” lo spettacolo degli assembramenti nei centri storici italiani e veneti, oltre alle strade per raggiungere le località di montagna piene di gente, nonostante il collasso della sanità dovuto al Covid.
Per questo motivo, nella giornata di oggi il governatore del Veneto incontrerà i sindaci per elaborare nuove strategie contro gli assembramenti.
Zaia ha ritenuto una sconfitta sociale l’atteggiamento delle persone che hanno riempito anche le vie del centro storico di Treviso, portando il sindaco Conte a prendere provvedimenti per regolare i flussi.
“È vomitevole che ci sia una cultura secondo la quale questo è il virus dei vecchi e se la vedano loro – ha affermato il governatore Luca Zaia – In ogni caso non può essere la giustificazione per andare in giro a creare assembramenti”.
Parlando del nuovo lockdown della Germania, Zaia è ritornato sul tema dei ristori, spiegando che se in Italia fossero veramente una certezza le imprese agirebbero diversamente.
Nonostante le due settimane di area arancione, in Regioni come il Friuli-Venezia Giulia i contagi sono tornati a salire perché gli assembramenti sono il veicolo numero uno per i contagi.
Sul tema dei vaccini per il Covid, invece, Zaia ha detto che fino ad aprile “saremo in apnea” e se non stiamo attenti rischiamo di affogare, un modo tutto suo per dire che siamo ancora in piena emergenza sanitaria.
Questi i dati di oggi, lunedì 14 dicembre 2020, sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 3.006.879 tamponi molecolari, 1.348.576 test rapidi, 193.470 positivi dall’inizio dell’emergenza (2.829 positivi in più nelle ultime 24 ore), 92.528 positivi al Covid in questo momento, 3.267 ricoverati totali per Covid di cui 373 terapie intensive (4 in più di ieri) e 2.894 ricoverati in area non critica (36 in più di ieri), 4.827 morti in totale e 8.613 dimessi (35 in più di ieri).
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it