È stato firmato nella mattina di oggi martedì a Milano il nuovo statuto della Fondazione “MilanoCortina 2026”. Presenti il Ministro dello Sport Andrea Abodi, il presidente del Coni Giovanni Malagò e del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli, i presidenti delle Regioni (tra cui il governatore del Veneto Luca Zaia) e Province Autonome, i sindaci ed Andrea Varnier, amministratore delegato della Fondazione.
Con il nuovo statuto è sceso da 26 a 14 il numero dei componenti del Consiglio di amministrazione. Sette consiglieri sono nominati d’intesa dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano e dal Comitato Italiano Paralimpico (uno dei quali con funzioni di presidente) mentre sei sono nominati d’intesa da Regioni, Provincie e Comuni e uno, con funzioni di amministratore delegato, già nominato con decreto del presidente del Consiglio.
“Stiamo davvero correndo per arrivare pronti all’appuntamento con i Giochi olimpici e paralimpici del 2026 – si legge in un post del governatore Zaia -. Le Olimpiadi sono una sfida eccezionale, un’occasione unica di sviluppo e crescita per i nostri territori, con effetti positivi che avremo anche una volta terminati questi straordinari giochi”.
Ieri, sempre a Milano, Zaia e l’assessore alle infrastrutture e ai trasporti del Veneto Elisa De Berti hanno partecipato alla Cabina di Regia sulle infrastrutture connesse allo svolgimento delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026.
In Italia saranno più di 70 le opere infrastrutturali, per la maggior parte realizzate senza oneri per le Regioni e secondo Zaia saranno “moderne, efficienti e aumenteranno la sicurezza. Resteranno in eredità alla nostra gente, terminate le Olimpiadi. Con stanziamenti economici per questi cantieri da parte dello Stato che non sarebbero arrivati senza i Giochi”.
Interpellato a margine della cabina di regia sui possibili ritardi di realizzazione delle opere, Zaia ha voluto sottolineare come “non siamo qui per fare questo tipo di bilancio. Per fare un esempio il Bob di Cortina ha già avviato la gara d’appalto che verrà aggiudicata nelle prossime ore. Da qui la volontà di essere pronti per il 2026 considerando che abbiamo anche i test da fare. Sarà dunque necessario cominciare a collaudare le opere”.
Zaia ha voluto poi ricordare che il Comitato Olimpico Internazionale “ci chiede le opere olimpiche sportive. Poi tutto quello che riguarda la viabilità fa parte dell’eredità che lasceremo. Anche oggi (ieri per chi legge ndr) ho chiesto che tutte le opere siano finanziate (per quanto riguarda il Veneto), progettate e appaltate prima delle Olimpiadi”.
(Foto: Luca Zaia – Facebook).
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