Gestori idrici di tutta la regione a confronto nel “Servizi a Rete Tour”. Viveracqua: “L’anno scorso investiti in Veneto 357 milioni di euro”

Prospettive e sfide sempre nuove si vanno delineando nella gestione delle reti idriche. Ad innescarle cambiamento climatico, ritmo incalzante dell’innovazione tecnologica, diffusione di contaminanti emergenti e nuove necessità legate all’emergenza sanitaria.

“Servizi a Rete Tour” – che per la sua sesta edizione ha scelto la Marca portando ieri e oggi la due giorni di tavoli e dibattiti nella sede della società Piave Servizi a Codognè – propone un confronto di alto profilo tra istituzioni, gestori e operatori del settore sul futuro della gestione idrica. L’evento è promosso dal network di comunicazione “Servizi a Rete” e da “Viveracqua”, la società consortile che da dieci anni mette in sinergia i gestori idrici veneti per incrementare l’efficienza dei servizi resi al territorio e ai cittadini.

Nuove tecnologie e uso dei satelliti per la ricerca e riduzione delle perdite idriche, smart metering, fibre ottiche per il monitoraggio delle acque reflue, e poi cantieri “green”, adattamento climatico, sostenibilità dei processi di depurazione, ma anche gestione dei contaminanti emergenti e degli altri fattori di rischio per la qualità e disponibilità dell’acqua: questi e altri i temi su cui nei due giorni di convegno gestori, operatori e istituzioni illustrano casi di studio, dibattono e condividono best practices.

“Il Veneto – afferma Liliana Pedercini, direttore responsabile della rivista “Servizi a Rete” – è un territorio particolarmente interessante per la vivacità con cui numerose tecnologie avanzate stanno trovando sperimentazione e applicazione. Un punto di riferimento per tutti gli operatori che trovano nelle attività che si svolgono un esempio da seguire e anche uno spunto interessante per il proprio lavoro. “Servizi a Rete Tour” ha preso il via a Padova, ci ritroviamo oggi a fare confronti sugli sviluppi, e certo non si può non rimanere colpiti da quanto e come siano cambiate le cose, in un “meglio” che sorprende. La voglia di fare si accompagna a un momento difficile che certo non ha frenato le attività e che ci trova oggi insieme in una accelerazione di cui tutti saremo protagonisti”.

“Sin dal 2011, anno di nascita di Viveracqua – racconta la presidente Monica Manto – abbiamo fatto del confronto e della cooperazione le chiavi permettere a fattore comune strumenti e competenze dei singoli gestori idrici, così da garantire la massima efficienza operativa, nel rispetto dei cittadini e dell’ambiente, ma soprattutto della risorsa acqua. Queste scelte hanno reso Viveracqua un modello virtuoso a livello nazionale e reso la realtà veneta un attore autorevole nel dibattito nazionale sulla gestione dei cambiamenti della gestione idrica”.

Nei suoi primi dieci anni di attività Viveracqua ha centrato risultati notevoli e il merito è dei progetti messi a punto in maniera sinergica dai gestori soci. Si pensi per esempio al progetto ViveracquaLab, la rete di laboratori che monitora la qualità dell’acqua erogata ai 4,8 milioni di abitanti che risiedono nei territori di pertinenza dei gestori, oppure all’operazione Hydrobond, attraverso cui è stato possibile intercettare 475 milioni di euro di finanziamenti che sono stati poi investiti in tutto il Veneto per realizzare opere per 1,2 miliardi di euro; supporto finanziario per sostenere gli investimenti che stiamo replicando in questi mesi con una nuova emissione, la quarta, di circa 200 milioni di euro.

E a proposito di investimenti, l’anno scorso in Veneto sono stati spesi mediamente 77 euro per singolo abitante per migliorare acquedotti, fognature e depuratori per totali 357 milioni di euro (nel 2019 la media nazionale era di 46 euro per abitante l’anno).

“Siamo orgogliosi – conclude il presidente di Piave Servizi, Alessandro Bonet – di aver potuto ospitare questo evento, che ci consente di aprire nuove prospettive e acquisire nuove idee per migliorare la nostra gestione”.

Il programma della due giorni si conclude nel pomeriggio di oggi giovedì con l’ultima parte degli interventi con il filo conduttore “Il servizio pubblico della distribuzione in relazione ai cambiamenti”.

Tra i relatori ci sarà anche l’amministratore delegato di Alto Trevigiano Servizi Pierpaolo Florian, che alle 15.35 parlerà dell’ampliamento dell’impianto di depurazione di Salvatronda e della realizzazione di una piattaforma di trattamento e valorizzazione dei fanghi.

La società consortile Viveracqua è oggi formata dai soci Acquevenete, Acque del Chiampo, Acque Veronesi, Alto Trevigiano Servizi, Azienda Gardesana Servizi, Bim Gestione Servizi Pubblici, Etra, Livenza Tagliamento Acque, Medio Chiampo, Piave Servizi, Veritas e Viacqua.

(Foto: Viveracqua).
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