Gioco d’azzardo, dalla senatrice Sonia Fregolent la presentazione del decreto legge: “Serve una norma nazionale”

E’ stato presentato nella giornata di ieri, mercoledì 20 marzo, da parte della senatrice Sonia Fregolent, sindaco del Comune di Sernaglia della Battaglia, un decreto legge sull’installazione di nuovi apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro e di sistemi da gioco video lottery.

“Il disegno di legge vuole introdurre nuovi criteri per l’installazione di nuovi apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro e di sistemi da gioco video lottery. Nasce da una riflessione che è partita innanzitutto dagli amministratori del territorio, che si trovano sempre di più a confrontarsi con problemi legati alla dipendenza dal gioco d’azzardo, e che tentano di farvi fronte. Mancava, tuttavia, una norma che agisse a livello nazionale”. Lo ha dichiarato la senatrice Sonia Fregolent, della Lega, nel corso della conferenza stampa di presentazione del decreto-legge “Criteri di installazione di nuovi apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro e di sistemi da gioco video lottery”.

Nella sala Nassirya a Palazzo Madama la senatrice Fregolent ha poi aggiunto: “Ho ritenuto, insieme alla senatrice Antonella Faggi, di presentare un disegno di legge che cerchi di regolamentare a livello nazionale le aperture delle nuove sale da gioco. Intendiamo regolamentare un’attività che può comportare dei problemi a livello sociale, di famiglia e dei giovani, perché il problema delle dipendenze è un problema grave soprattutto per le famiglie italiane”.

La ludopatia – ha sottolineato ancora l’esponente leghista – è stata disciplinata e studiata dall’Istituto superiore di sanità, che l’ha definita come malattia sociale. I dati mostrano che in Italia nel corso del 2017 le persone che giocano d’azzardo risultano essere circa 18 milioni, di cui un milione e mezzo sono giocatori cronici. Ma ciò che preoccupa maggiormente è che circa 700 mila ragazzi si sono avvicinati al gioco: questo, ad avviso dei sindaci ma non solo, è un problema. Assieme ad alcuni colleghi sindaci dal 2017 abbiamo tentato di disciplinare le aperture delle nuove sale e gli orari degli esercizi, ma quello che mancava era una norma a livello nazionale“.

(Fonte: redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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