ROMA – Il Giubileo 2025 è iniziato, per davvero. Ieri 24 gennaio, nella Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, che coincide con la ricorrenza di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, ha preso ufficialmente il via il primo evento dell’Anno Santo, il Giubileo del mondo della comunicazione, che si svolgerà fino a domani, domenica 26 gennaio.


A Roma sono arrivati diverse migliaia di giornalisti e operatori dei media da 138 Paesi del mondo che nella mattinata di oggi sabato hanno varcato, sin dalle prime ore del mattino, la Porta Santa della Basilica di San Pietro dopo il pellegrinaggio che, partendo da Piazza Pia, ha attraversato Via della Conciliazione.


Successivamente, una sosta in preghiera in Basilica, davanti al luogo del martirio di Pietro, e poi tutti si sono diretti verso l’Aula Paolo VI per l’incontro con il Santo Padre.
Il messaggio del Papa: “Una comunicazione che doni speranza”
“Condividete con mitezza la speranza che sta nei vostri cuori” ha esortato Papa Francesco nel titolo del suo messaggio di ieri per la giornata delle comunicazioni sociali.


“Sogno una comunicazione che sappia renderci compagni di strada di tanti nostri fratelli e sorelle – ha scritto – per riaccendere in loro la speranza in un tempo così travagliato. Una comunicazione che sia capace di parlare al cuore, di suscitare non reazioni passionali di chiusura e rabbia, ma atteggiamenti di apertura e amicizia; capace di puntare sulla bellezza e sulla speranza anche nelle situazioni apparentemente più disperate; di generare impegno, empatia, interesse per gli altri. Una comunicazione che ci aiuti a «riconoscere la dignità di ogni essere umano e [a] prenderci cura insieme della nostra casa comune»”.
“Sogno una comunicazione che non venda illusioni o paure, ma sia in grado di dare ragioni per sperare – ha sottolineato il pontefice -. Martin Luther King ha detto: «Se posso aiutare qualcuno mentre vado avanti, se posso rallegrare qualcuno con una parola o una canzone… allora la mia vita non sarà stata vissuta invano». Per fare ciò dobbiamo guarire dalle “malattie” del protagonismo e dell’autoreferenzialità, evitare il rischio di parlarci addosso: il buon comunicatore fa sì che chi ascolta, legge o guarda possa essere partecipe, possa essere vicino, possa ritrovare la parte migliore di sé stesso ed entrare con questi atteggiamenti nelle storie raccontate. Comunicare così aiuta a diventare “pellegrini di speranza”, come recita il motto del Giubileo”.


Infine il Pontefice, nel suo messaggio, ha esortato i giornalisti e coloro che operano nel mondo della comunicazione “ad avere cura del cuore”, e cioè “essere testimoni e promotori di una comunicazione non ostile, che diffonda una cultura della cura, costruisca ponti e penetri nei muri visibili e invisibili del nostro tempo” e “raccontare storie intrise di speranza, avendo a cuore il nostro comune destino e scrivendo insieme la storia del nostro futuro”.
Poste Italiane: l’annullo dedicato al Giubileo
Intanto, Poste Italiane ha reso noto che in occasione del Giubileo 2025 mette a disposizione dei collezionisti e dei fedeli un servizio filatelico temporaneo con bollo speciale con la didascalia “Giubileo 2025”. Un’occasione unica per gli appassionati o per chi, semplicemente, vuole ricordare in modo originale questo particolare evento.


Il bollo speciale lineare con inchiostro nero sarà utilizzabile fino al 28 dicembre 2025 per timbrare la corrispondenza presentate negli Uffici Postali con sportello filatelico di Treviso Centro, Castelfranco, Lancenigo, Montebelluna, Oderzo, Pieve di Soligo, Treviso 3 e Vittorio Veneto. Nel timbro sono riprodotte le facciate delle quattro basiliche papali di Roma.
(Autrice: da Roma Beatrice Zabotti)
(Foto: Beatrice Zabotti e Poste Italiane)
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