Gli unici quattro lupi artici d’Italia nuovi ospiti del Parco Natura Viva

Al Parco Natura Viva di Bussolengo sono arrivati gli unici lupi artici in Italia, provenienti dall’Argonne Discovery Park.

Video intervista a Cesare Avesani Zaborra – ceo del Parco Natura Viva

Si tratta di quattro fratelli, una sottospecie che vive nelle terre ghiacciate dell’estremo nord del mondo.

Video realizzato da Qdpnews.it – Quotidiano del Piave al Parco Natura Viva

Completamente bianchi come la neve, nell’Artico canadese e nella Groenlandia settentrionale la loro specie sta assistendo a un innalzamento della temperatura media due volte più veloce di quella globale, con alterazione della tundra e perdita di ghiaccio marino.

Nonostante siano classificati come “prossimi alla minaccia” di estinzione, la preoccupazione della comunità scientifica si concentra sulla rapidità che potrebbe portare al declino delle popolazioni, complice anche l’esplorazione di gas e petrolio, oltre all’estrazione mineraria.

Tundra e Molodietz hanno quattro anni – spiega Cesare Avesani Zaborra, ceo del Parco Natura Viva -, mentre Xena e Floupappena due. Sono ancora giovani ed esplorano in lungo e in largo la loro area. Si affacciano spesso dalla sommità del colle, dove il boschetto consente loro di vedere cosa accade intorno, mantenendo una posizione discreta. Dal manto candido, più robusti dei lupi grigi e con orecchie piccole che consentono loro di disperdere meno il calore”.

“I lupi artici – continua – si sono adattati a vivere e cacciare nella tundra artica, dove trovano bue muschiato, caribù e lepri artiche tra le prede d’elezione. Ma fanno affidamento anche sul ghiaccio marino per accedere a terreni di caccia più remoti e seguire ad esempio le foche in migrazione. Tuttavia, la riduzione della copertura glaciale non solo limita le loro risorse alimentari, ma erode e rende instabile anche la tundra, dove aumenta la competizione con gli altri grandi predatori che cercano fonti alimentari alternative sulla terraferma”.

Dal Parco Natura Viva spiegano che secondo il National Snow and Ice Data Center, l’estensione del ghiaccio marino artico è diminuita a un tasso medio del 13,1% per ogni decennio da quando sono iniziate le registrazioni satellitari nel 1979.

Inoltre, purtroppo, è allarme anche per l’esplorazione di petrolio e gas e per l’estrazione mineraria.

“Sebbene la regione artica possa sembrare disabitata – conclude il numero uno del parco zoologico veronese – la ricerca di gas e petrolio ha previsto strade e impianti di trivellazione, con un disturbo che incide soprattutto nel successo riproduttivo. Il lupo artico in Italia è ambasciatore di una regione remota della Terra, dove stanno avvenendo cambiamenti irreversibili”.

(Foto e video: Parco Natura Viva – Elena Livia Pennacchioni).
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