Quanto amore, quanta devozione per la Madonna dell’Angelo di Caorle.
A migliaia, tra residenti, turisti (anche molti stranieri) e fedeli da ogni dove stanno partecipando in questo quarto fine settimana di luglio al tradizionale omaggio alla “Madonnina del mare”, come la definisce lo struggente canto popolare risuonato a più voci sia ieri sia oggi nella “Piccola Venezia“.
La tradizionale processione estiva della statua mariana dal Santuario al Duomo di Santo Stefano, e ritorno, si arricchisce quest’anno di ulteriori significati: ricorrono infatti i 100 anni dalla benedizione della Statua che sostituì quella incendiata dai ladri che a fine gennaio 1923 fecero razzìa nell’edificio sacro.
Subito, l’arciprete dell’epoca informò il patriarca di Venezia Cardinale Pietro La Fontaine, il quale promise l’arrivo di una nuova statua, che arrivò proprio nel mese di luglio, via mare, da Venezia. E anche ieri sabato la Madonna dell’Angelo ha viaggiato in mare da Caorle al capoluogo veneto, destinazione Basilica della Madonna della Salute, ritornando “a casa” nel tardo pomeriggio, quando si è svolta una celebrazione eucaristica nel sagrato del Santuario.
Intorno alle 22 (ma molti fedeli erano assiepati sulla gradinata che dal lungomare si affaccia su piazza Vescovado già un paio di ore prima) è iniziata la processione con la statua portata a spalle dal Santuario al Duomo. Il percorso, tra due ali di folla, si è concluso con l'”Incendio del Campanile“, tradizione di origini antichissime: la notte di Caorle si è illuminata dei fuochi pirici rosso – rosacei esplosi dall’interno della torre cilindrica che così fortemente caratterizza la città.
Uno spettacolo di pochi minuti, più che sufficienti ad affascinare i tanti presenti, molti dei quali hanno immortalato la scena con i loro smartphones. Nel frattempo la statua della Madonna è entrata in Duomo, alla presenza del patriarca di Venezia Francesco Moraglia. Lì rimarrà fino a questa sera, quando farà ritorno nel Santuario concludendo le celebrazioni per il centenario della nuova statua (dettagli sulla pagina Facebook “Duomo di Caorle“).
Ad accogliere i fedeli c’è, dallo scorso maggio, un Santuario restaurato nella sua parte esteriore, in attesa dei successivi stralci. Il restauro, iniziato lo scorso inverno, era ormai necessario, e in molti hanno fatto qualcosa per sostenerlo, inclusa Banca Prealpi SanBiagio che si è fatta parte particolarmente attiva nel progetto.
“Siamo giunti a 91.000 euro” ha annunciato la parrocchia di Caorle nel foglio di comunicazione che porta la data odierna. Si può continuare a contribuire al restauro con offerte in parrocchia o con bonifici al conto corrente riservato IT 53 T 08904 36020 05300000 1156 (BIC: CCRTIT2TPRE) di Banca Prealpi SanBiagio Caorle intestato alla parrocchia di Santo Stefano Protomartire di Caorle, causale “restauro Santuario”.
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