Un arrestato, 14 indagati, 2.272 persone controllate, 211 servizi di vigilanza nelle
stazioni e altri 11 servizi antiborseggio attuati in abiti civili: è questo il bilancio dei
controlli effettuati nell’ultima settimana dal personale del Compartimento Polizia
Ferroviaria per il Veneto, impegnato anche in servizi di vigilanza a bordo treno e in
attività di pattugliamento lungo le tratte ferroviarie di competenza.
Oltre all’arresto di una 64enne destinataria di un ordine di carcerazione per furto,
operato lunedì dalla squadra di Polizia giudiziaria nella stazione di
Mestre-Venezia, il personale di quella sezione Polfer ha indagato per il reato di
ricettazione una donna di 36 anni trovata in possesso di un telefono cellulare non
suo, del quale non ha saputo fornire alcuna giustificazione plausibile. La giovane è
stata anche segnalata all’Autorità amministrativa per detenzione di sostanza
stupefacente (cocaina) per uso personale.
Nella stazione di Padova, agenti della Polizia Ferroviaria hanno denunciato
all’Autorità giudiziaria un 48enne che, a seguito di controllo, è risultato detenere
alcune dosi di eroina destinate allo spaccio. Lo stupefacente è stato posto sotto
sequestro.
Il personale del Posto Polfer di Castelfranco Veneto ha indagato per violenza e minaccia a pubblico ufficiale e per interruzione di pubblico servizio un 32enne che, ripreso dal capotreno di un convoglio regionale in quanto intendeva salire a bordo senza indossare correttamente la mascherina, ha reagito aggressivamente, tanto da ritardare di circa 40 minuti la partenza del treno e rendere necessario l’intervento dei poliziotti. Dai successivi accertamenti è risultato essere anche destinatario di un decreto di espulsione emesso dal Questore di Treviso.
Nelle giornate del 2 e 3 luglio si è svolta anche l’operazione “Rail Action Day – Active Shield”, disposta dal Servizio Polizia Ferroviaria su scala nazionale e organizzata con lo scopo di potenziare i controlli a viaggiatori e relativi bagagli, presenti a bordo dei convogli ed estesi anche all’interno delle stazioni ferroviarie nonché, negli scali maggiori, ai depositi bagagli, dove è stato verificato che il personale addetto alla ricezione seguisse accuratamente le procedure previste, sia all’atto dell’accettazione sia durante la custodia dei colli.
Due persone sono state indagate per inottemperanza al provvedimento di divieto di ritorno nel Comune, 373 persone sono state controllate e oltre una cinquantina di bagagli ispezionati. Sono stati 103 gli operatori di Polizia Ferroviaria impegnati nei controlli preventivi a viaggiatori e relativi bagagli, presenti sui convogli e all’interno delle stazioni: questi i risultati ottenuti dal Compartimento Polizia Ferroviaria per il Veneto nell’ambito dell’attività di controllo straordinario, effettuata nelle stazioni di competenza, in alcuni casi anche con la collaborazione delle unità cinofile anti esplosivo. L’utilizzo dei metal detector e degli smartphone, in dotazione alle pattuglie, ha ottimizzato le operazioni di controllo di bagagli e documenti.
Nell’ultimo fine settimana, per garantire l’ordine e la sicurezza dei viaggiatori, sono stati potenziati i servizi di vigilanza nelle stazioni di Venezia Mestre e Venezia Santa Lucia: in relazione ai lavori di ammodernamento calendarizzati dalle Fs, infatti, la circolazione dei convogli è stata sospesa dalla fine mattinata di sabato alle ore 10 di domenica e i viaggiatori, tra Venezia S. Lucia e Mestre, hanno proseguito il tragitto, da e per il capoluogo lagunare, con un servizio sostitutivo di autobus. Il primo treno ad arrivare nel capolinea lagunare, domenica, inaugurando il nuovo apparato computerizzato per la gestione dei treni è stato un convoglio elettrico proveniente da Belluno via Conegliano.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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