La fumata bianca è arrivata, al secondo giorno di conclave in Città del Vaticano. E la sorpresa è stata doppia: perché sembrava che si dovesse ormai attendere l’esito delle ore 19 ma soprattutto perché è stato eletto il primo papa nordamericano della storia della Chiesa, il cardinale statunitense Robert Francis Prevost, che ha scelto di chiamarsi Leone XIV. E’ nato a Chicago (Illinois) il 14 settembre 1955, pertanto è salito al soglio pontificio all’età di 69 anni. Suo padre Louis Marius, secondo quanto riporta Vatican News, aveva origini francesi e italiane.
Dal comignolo della Cappella Sistina, al termine della nuova votazione di oggi giovedì pomeriggio – dopo quelle non decisive di ieri pomeriggio e questa mattina – è uscito abbondante fumo del colore che indica che uno dei 133 cardinali riuniti in conclave ha ottenuto almeno due terzi dei voti dei porporati.
Erano le 18.08 di oggi, giovedì 8 maggio 2025, poco dopo suono suonate le campane di San Pietro a conferma dell’avvenuta elezione.
E’ una piazza estremamente cosmopolita: si vedono sventolare bandiere di tantissimi Paesi e si stimano 100 mila presenze.
Curiosità: fino a pochi istanti prima della fumata bianca, non un solo gabbiano – come ieri – ma un’intera famigliola di gabbiani ha “presidiato” il tetto della Sistina, a pochi centimetri dal comignolo inquadrato da tutti i media del mondo.
Poco più di un’ora dopo la fumata bianca, il cardinale protodiacono, il francese Dominique Mamberti, ha annunciato la nomina a pontefice del cardinale statunitense Robert Francis Prevost. Il nuovo vescovo di Roma ha scelto di chiamarsi Leone XIV.
Si tratta del secondo papa consecutivo originario del Continente americano, ma primo statunitense. L’ultimo papa italiano rimane quindi ancora Albino Luciani, Beato Giovanni Paolo I, nato a Canale d’Agordo (Belluno): il suo pontificato durò solo 33 giorni nel 1978.
“La pace sia con tutti voi” le prime parole del nuovo papa, che si è aiutato leggendo da una cartellina. Poco dopo, dalla folla è salito il coro “Leone, Leone!”. “Dio ci ama tutti incondizionatamente – ha proseguito -. Conserviamo ancora nelle nostre orecchie la voce di Papa Francesco” ha proseguito. “Dio vi ama tutti, il male non prevarrà. Siamo tutti nelle mani di Dio. Grazie a Papa Francesco e a tutti i confratelli cardinali che hanno scelto me per essere successore di Pietro e camminare insieme a voi come Chiesa unita, cercando sempre pace, giustizia e di lavorare fedeli a Gesù Cristo, senza paura per proclamare il Vangelo ed essere missionari. Sono un figlio di Sant’Agostino (agostiniano). Un saluto speciale alla chiesa di Roma: dobbiamo cercare insieme di essere una chiesa missionaria, che costruisce i ponti, il dialogo”.
In lingua spagnola, poi, il nuovo papa si è rivolto a una diocesi del Perù, Paese dove Prevost ha lavorato. E ha aggiunto: “Vogliamo essere una Chiesa sinodale, che cerca sempre la pace, la carità e di essere vicina soprattutto a coloro i quali soffrono. Oggi è il giorno della supplica alla Madonna di Pompei. Preghiamo insieme per questa nuova missione, per tutta la chiesa, nella pace del mondo, chiediamo a Maria, nostra madre, una grazia speciale”. Leone XIV ha poi recitato l’Ave Maria e impartito la benedizione e concesso l’indulgenza plenaria.
(Autrice: Beatrice Zabotti)
(Foto e video: Qdpnews.it. Foto di copertina: fermo immagine da RaiNews24 8 maggio 2025)
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