“Il sentimento che viene dopo la gloria è l’invidia”: per Zaia servono dati omogenei per giudicare le Regioni

Evitiamo di andare in zone di incontro o di assembramento se non risulta strettamente necessario”: con queste parole il presidente Luca Zaia ha voluto sottolineare l’importanza di non abbassare la guardia in questa fase dell’emergenza Covid.

Il Veneto potrebbe rimanere in zona arancione per due/tre settimane anche se non ci sono certezze e sono in molti a parlare di zona rossa per cercare di risolvere il problema della forte pressione sugli ospedali.

Per questo Zaia ha voluto ribadire che la scelta dei “colori” per le Regioni è una decisione dei sanitari e della scienza, certamente non della politica.

Il presidente, tornando sul tema dei riflettori nazionali accesi di continuo sulla Regione Veneto, ha voluto citare una frase dello storico Sallustio: “Il sentimento che viene dopo la gloria è l’invidia”.

Sembra infatti che ci sia troppo accanimento contro il Veneto, forse per l’ottimo lavoro svolto dalla sanità regionale o per il fatto che la Regione sia rimasta in area gialla per molto tempo.

Tralasciando le elucubrazioni mentali che si possono fare in questo momento, sicuramente tutto quello che succede in Veneto fa notizia mentre altre Regioni, nelle quali i dati che arrivano dagli ospedali non sono certamente migliori, sembrano non suscitare la stessa attenzione da parte dei media.

Il presidente della Regione Veneto ha detto che “sembra che l’osservatorio pensi solo alla sua Regione”, specificando come in questa fase non si possa andare “a sentimento” perché le decisioni devono essere prese sulla base delle valutazioni scientifiche effettuate dai professionisti dell’Istituto Superiore di Sanità.

Zaia ha chiesto che i dati analizzati a livello nazionale siano uniformi perché non si possono confrontare tra di loro Regioni che hanno fatto percorsi differenti o comunque che hanno dati non omogenei.

Il Ministero della Salute, inoltre, ha riconosciuto che i test rapidi di ultima generazione, “difesi” da sempre dalla Regione Veneto, sono assimilabili al tampone molecolare, confermando quanto detto da mesi dalle autorità regionali.

Questi i dati di oggi, lunedì 11 gennaio 2021, sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 3.477.099 tamponi molecolari, 2.104.973 tamponi rapidi, circa 1.700 positivi in più nelle ultime 24 ore, 3.383 ricoverati di cui 389 terapie intensive, 2.994 ricoverati in area non critica, 38 nuovi decessi e 11.885 dimessi.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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