Il Veneto chiede di tornare al 60% di didattica in presenza. Zaia sul turismo: “Saremo aperti, non rinunciamo alla stagione”

“Noi saremo aperti e non rinunciamo a questa stagione, non esiste mettere a rischio la stagione turistica”: il presidente Luca Zaia non ha usato mezze parole per commentare il decreto “riaperture”, evidenziando alcuni problemi che nascono anche dal fatto che le istanze delle Regioni non sono state colte dal governo.

La conferma del coprifuoco dalle 22 alle 5 ha creato molti malumori e il governatore del Veneto non ha nascosto di sperare che il presidente del Consiglio dei Ministri possa prendere in mano le linee guida, elaborate dai Servizi di Prevenzione delle Regioni, perché c’è ancora tempo per cambiare idea.

Per quanto riguarda il mondo della scuola, invece, la modifica della percentuale di didattica in presenza nelle zone gialle e arancioni, dove le lezioni in aula saranno garantite ad almeno il 70% degli studenti con la possibilità di arrivare fino al 100%, ha messo in difficoltà la Regione.

Il Veneto chiede che si torni al 60%, altrimenti si sballa tutto il sistema perché le autorità scolastiche della Regione si erano già organizzate con le prefetture per gestire questo fenomeno anche rispetto al tema dei trasporti scolastici.

Sul sito ufficiale dell’ambasciata americana in Italia vengono sconsigliati i viaggi verso l’Italia per via del Covid-19: per Zaia questo è molto grave perché l’Italia sta dando dei messaggi che spaventano i turisti internazionali, portandoli a scegliere altre mete nelle quali non è presente il coprifuoco alle 22 o altre complicazioni.

Qualche giorno fa, intuendo questo problema, Zaia ha fatto un incontro con la stampa estera per spiegare che il Veneto non rinuncia alla prossima stagione turistica e che le strutture ricettive e i ristoranti veneti sono pronti ad accogliere in sicurezza i turisti stranieri.

L’Rt del Veneto, che ha dati da zona gialla, è 0,71 mentre l’incidenza è 126,8 positivi su 100 mila abitanti; il tasso di occupazione delle terapie intensive è 22% (la soglia critica è 30%) e il tasso di occupazione dell’area non critica è 20% (la soglia critica è 40%).

Sul fronte dei vaccini, per i primi giorni di maggio il Veneto pensa di poter vaccinare l’80% degli over 70 per poi passare alla fascia 60-69 anni.

Questi i dati di oggi, giovedì 22 aprile 2021, sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 4.887.706 tamponi molecolari, 4.202.358 test rapidi, 37.641 tamponi nelle ultime 24 ore, 1.060 positivi intercettati nelle ultime 24 ore, 405.031 positivi intercettati in Veneto dall’inizio dell’emergenza sanitaria, 23.755 positivi in questo momento, 1.654 ricoverati totali per Covid (31 in meno di ieri) di cui 229 terapie intensive Covid (7 in meno di ieri) e 1.425 ricoverati in area non critica (24 in meno di ieri), 268 pazienti non Covid in terapia intensiva, 11.183 morti in totale (24 morti in più di ieri) e 19.944 pazienti dimessi dagli ospedali.

La percentuale dei positivi al Covid sui tamponi effettuati è del 2,82%.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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