Il Veneto resta in zona arancione ma, se ci fosse ancora la classificazione di qualche settimana fa, la Regione avrebbe dati da zona gialla.
Il virus continua a circolare e mediamente ci sono ancora 70-80 ricoveri al giorno per Covid.
Questa mattina in Veneto è partito il progetto del professor Vincenzo Baldo che riguarda le “scuole sentinella”, sospeso per un po’ di tempo perché gli istituti scolastici erano chiusi, per capire il grado di circolazione del virus sul territorio regionale.
I governatori delle Regioni italiane stanno lavorando con i vari gruppi di studio al tema delle nuove linee guida per le aperture e il presidente Luca Zaia ha spiegato di essere convinto che sia opportuno cambiare i famosi 21 parametri.
Il governatore del Veneto ha detto che è fondamentale, quanto mai necessario, un tagliando al modello di attribuzione delle zone.
Rispetto a marzo 2020, in Veneto sono state aumentate le terapie intensive, ci sono protocolli di cura diversi e si stanno utilizzando anche gli anticorpi monoclonali molto di più di quello che viene fatto nelle altre Regioni italiane.
Questa mattina c’è stata una nuova riunione sul tema della campagna vaccinale contro il Covid e nelle ultime 24 ore in Veneto sono stati fatti 21.574 vaccini.
Mercoledì dovrebbero arrivare i vaccini Pfizer e nella migliore delle ipotesi si potranno usare già dal pomeriggio.
Per la precisione, arriveranno 126 mila vaccini Pfizer, 13 mila vaccini AstraZeneca e 14 mila vaccini Johnson & Johnson, mentre non arriveranno vaccini Moderna.
Alcune Ulss, come quella trevigiana, potrebbero andare in sospensione perché il Veneto è molto veloce nelle vaccinazioni rispetto alle forniture che arrivano: per Zaia le aziende sanitarie stanno andando avanti con il “freno a mano tirato” perché mancano i vaccini.
Zaia ha ribadito di sperare che il presidente Mario Draghi si decida a rompere il muro rappresentato dal contratto europeo per andare sul libero mercato a prendere i vaccini.
Nel programma del Veneto, se non ci saranno problemi con le forniture, si conta di chiudere gli over 60 entro il 21 giugno.
Questa mattina Zaia ha incontrato anche la stampa estera per parlare di turismo (il Veneto nel 2020 ha avuto un calo del 54%) e ha voluto confermare la stagione estiva in Veneto.
C’è già un incremento di prenotazioni e Zaia ha detto che nella sua Regione chi ha fatto il vaccino avrà le porte aperte.
Il presidente del Veneto ha spiegato che bisogna uscire dalle posizioni ideologiche sui vaccini non autorizzati perché, prima dei vaccini contro il Covid, nessuno si chiedeva quale fosse la provenienza dei farmaci che venivano assunti.
Rispetto all’argomento delle “isole Covid free”, Zaia, dopo aver detto che la “sua isola Covid free si chiama Veneto”, ha aggiunto che non è pensabile immunizzare delle zone a scapito di altre, perché tutti i veneti hanno diritto ad essere vaccinati.
Questi i dati di oggi, lunedì 12 aprile 2021, sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 4.734.330 tamponi molecolari, 4.032.146 test rapidi, 11.747 tamponi nelle ultime 24 ore, 587 positivi intercettati nelle ultime 24 ore, 395.794 positivi intercettati in Veneto dall’inizio dell’emergenza sanitaria, 31.687 positivi in questo momento, 2.122 ricoverati totali per Covid (24 in più di ieri) di cui 301 terapie intensive Covid (2 in meno di ieri) e 1.821 ricoverati in area non critica (26 in più di ieri), 274 pazienti non Covid in terapia intensiva, 10.952 morti in totale (11 morti in più di ieri) e 19.003 pazienti dimessi dagli ospedali.
La percentuale dei positivi al Covid sui tamponi effettuati è del 4,99%.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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