Il Veneto lavora per aprire i centri estivi. Zaia: “Se portare una mascherina è violenza non ci siamo come comunità”

Sono ancora confortanti i dati sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 513.848 tamponi (7.114 in più rispetto alla giornata di ieri), 18.950 positivi (11 in più di ieri), 3.870 persone in isolamento (rispetto a ieri sono uscite 109 persone dall’isolamento), 592 ricoverati (9 in meno di ieri), le terapie intensive sono 51 (una in più di ieri), 3.187 dimessi (8 dimessi da ieri), i morti in ospedale sono 1.322 (6 morti in più di ieri e 1.803 morti in totale) mentre i nati nelle ultime 24 ore sono 79.

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha voluto commentare la riapertura di oggi, lunedì 18 maggio 2020, per molte attività mentre alcuni esercenti si stanno ancora organizzando per iniziare a lavorare.

Il governatore Zaia è tornato sul tema dei mercati all’aperto che sono stati autorizzati: dal mercatino dell’antiquariato al classico mercato settimanale fino ad arrivare al tema degli ambulanti.

Sul fronte dei ristoranti, invece, la Regione Veneto sta lavorando ad una norma ulteriore che si tradurrà in una circolare nella quale si chiarirà anche il tema dei buffet (il buffet classico è vietato). In ogni caso, per i buffet potranno essere adottate delle misure di protezione particolari per garantire il distanziamento tra chi, con guanti e mascherina, servirà il cibo al buffet e chi si avvicinerà per scegliere cosa mangiare.

Gli alberghi veneti, quindi, potranno avere la formula del buffet (non classico) con servizio.

Nei ristoranti c’è l’obbligo del distanziamento sociale e dell’uso della mascherina e dei guanti per gli operatori, oltre al ricambio d’aria dei locali e al fatto di privilegiare gli spazi esterni (per questo il presidente della Regione Veneto ha chiesto ai sindaci di incentivare al massimo e avere elasticità per l’ampliamento, anche solo straordinario e temporaneo, delle aree dei plateatici).

Il presidente Zaia ha spiegato che la Regione Veneto sta lavorando anche al tema dei centri estivi, previsti dal dpcm con specifiche linee guida, che da sempre sono capaci di completare l’offerta turistica del Veneto. Già in settimana si potranno avere delle novità.

L’altro tema importante è quello dei parchi di divertimento, dei luna park e di tutto quello che è affine: le autorità della Regione Veneto sono convinte che con delle linee guida ad hoc si possa affrontare anche questo tema con un’ordinanza già per questa settimana.

Per gli ippodromi, invece, si sta lavorando per consentire l’attività agonistica senza pubblico a porte chiuse (mentre la pratica individuale è consentita).

Il governatore Zaia è tornato anche sul tema dei dispositivi di protezione individuale specificando che continuano ad arrivare segnalazioni di persone che non indossano la mascherina.

Vorrei ricordare che il Veneto – ha spiegato Zaia – ha affrontato questa nuova stagione e questa nuova riapertura con l’obbligo della mascherina non per la volontà di fare nuove dittature, regimi o altre cose che leggo scritte da chi pensa di aver capito come funziona il mondo, ma semplicemente perché la riapertura del Veneto è una riapertura importante”.

“Altri colleghi hanno fatto la scelta delle mascherine (per esempio il Friuli-Venezia Giulia) – conclude – Non è la volontà di perseguire e di ossessionare i cittadini ma è un fatto di messa in sicurezza, ormai dimostrata scientificamente, che salva la vita e comunque è un atto di responsabilità. Se davanti a tutta questa tragedia portare una mascherina significa un atto di violenza, vuol dire che non ci siamo neanche come comunità”.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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