Il Veneto primo in Italia per l’adesione al progetto “Viral Italy”: con “ViralVeneto” contrasto alle fake news

Con il progetto di “Viral Italy”, durante l’emergenza Coronavirus, si sono volute combattere le fake news e la disinformazione online dando massima visibilità all’informazione autorevole, certa ed efficace sull’emergenza sanitaria in corso.

Gli “ambassadors” del progetto consentono di amplificare il messaggio arrivando capillarmente a fianco di ogni cittadino e la prima regione in Italia ad aderire al progetto è stata proprio la Regione Veneto, grazie alla pagina “ViralVeneto” supportata dal governatore Luca Zaia.

“Nei social network – si legge nel sito ufficiale – non sempre enti regionali ed autorità competenti hanno pagine attive e con elevato seguito: per questo, soprattutto in momenti di emergenza, i cittadini cercano informazioni online incappando spesso in fake news e disinformazione. Da qui l’idea della Regione Veneto di creare un “amplificatore”, un canale diretto e moderno che garantisca un servizio di informazioni certe e un gruppo di ambassadors che le amplifichi, supportando il progetto”.

Il team “ViralVeneto” – continua – è in contatto costante con l’ufficio stampa della Regione, principalmente da questa fonte prende le informazioni che vengono poi rese adatte ai social network per rendere le informazioni chiare ed immediate. Queste informazioni vengono poi pubblicate sul canale “ViralVeneto” e contemporaneamente inviate, tramite un broadcast creato appositamente, a tutti gli “ambassadors” che partecipano al progetto che possono così, a loro volta, condividerle o rispondere ai loro followers nel modo più corretto”.

“Le informazioni – si legge ancora – sono volutamente riprese dai provvedimenti regionali poiché sono l’unico documento valido ed univoco a cui tutti si devono attenere nella Regione Veneto. Le altre informazioni presenti nel canale sono riprese dal sito del Ministero della Salute o dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, nonché dalle autorità sanitarie e governative territoriali e da tutte le altre fonti ufficiali che verranno citate di volta in volta”.

“Nessun influencer – si precisa – ha ricevuto né riceverà alcun compenso di partecipazione né altre forme di pagamento. Tutti i contributi, tutte le partecipazioni ed adesioni da parte degli influencer sono state fatte pro bono con il solo scopo di diffondere l’informazione ufficiale. Chiunque si può candidare come ambassador senza nessuna preclusione di età, genere e posizionamento politico”.

Chi è interessato a sostenere il progetto può mandare un messaggio in direct nella pagina Instagram @viralveneto.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: ViralVeneto).
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