Il Veneto resta in zona bianca. Zaia: “Aperte le agende vaccinali fino al 30 settembre, se partiamo con la terza dose le priorità cambieranno”

In questa fase dell’emergenza Covid non si può ancora abbassare la guardia: ne è convinto il presidente Luca Zaia che ha detto che in questo momento la pandemia è gestita bene.

“Vorrei ricordarvi che ad oggi siamo con una classificazione nazionale che ci dice un Rt 0,90 – ha affermato Zaia -, incidenza 92,9 casi su 100 mila abitanti a settimana, occupazione terapie intensive 5% e occupazione area medica 3%. Questi sono dati che ci fanno ovviamente capire che siamo ancora in zona bianca, che non c’è un pericolo imminente di passaggio di zona ma che ci dobbiamo mettere di impegno utilizzando le mascherine dove c’è assembramento (che sia all’aperto o al chiuso se c’è assembramento la devi usare questa mascherina), igiene delle mani, distanziamento sociale da privilegiare e cercare di accompagnare questo corso dell’infezione con la vaccinazione”.

In Veneto c’è un incremento delle prenotazioni per aver il vaccino contro il Covid (oltre 5 mila al giorno) e sono state inoculate 6.312.541 dosi.

La popolazione veneta vaccinabile è vaccinata, o è in procinto di essere vaccinata perché ha effettuato la prenotazione, per il 78,9%: over 80 (99%), fascia 70-79 anni (92%), fascia 60-69 anni (88%), fascia 50-59 anni (80%), fascia 40-49 anni (72%), fascia 30-39 anni (68%), fascia 20-29 anni (74%) e fascia 12-19 anni (60%).

Dal 13 agosto, da quando è iniziato l’accesso diretto ai punti vaccinali per i ragazzi dai 12 ai 25 anni, in Veneto ci sono stati 25.300 accessi tra i giovani.

A chi ha più di 60 anni, come la fascia d’età 12-25 anni, è ancora garantito l’accesso diretto nei centri vaccinali della Regione Veneto.

“La vaccinazione è volontaria – aggiunge Zaia – però è innegabile che abbia cambiato il corso della storia del Coronavirus. Lo vediamo nei ricoveri, dove ormai si vede che nelle terapie intensive un abbondante 80% di occupazione ce l’abbiamo con pazienti non vaccinati, e in area medica oltre il 70% con pazienti non vaccinati. Questo vuol dire che se avessimo per assurdo tutti vaccinati, in terapia intensiva avremmo l’80% di ricoverati in meno”.

Il governatore del Veneto ha fatto appello al governo affinché si decida sul tema della terza dose perché le Regioni hanno bisogno di organizzarsi.

Sembra che la terza dose per le persone fragili possa essere confermata, partendo dalle case di riposo (in Veneto sono 30 mila ospiti).

Zaia ha annunciato che in Veneto sono state aperte le agende vaccinali fino al 30 settembre per prenotare la vaccinazione contro il Covid con i vaccini Pfizer e Moderna: “Se partiamo con la terza dose le priorità cambieranno, si va con gli anziani e quindi si torna a quel modello che già conoscevamo a gennaio 2021 quando tutti attendevamo che si finisse di vaccinare gli anziani, i fragili e le Rsa per poi passare alla comunità”.

Il presidente della Regione Veneto ha detto di sperare che il governo si attivi per una sorta di comunicazione istituzionale di informazione sui vaccini partendo dalle fake news (non ha commentato l’idea dell’obbligo vaccinale perché vuole capire come potrebbe essere strutturato).

Questi i dati di oggi, venerdì 3 settembre 2021, sull’emergenza Coronavirus in Veneto: 6.388.893 tamponi molecolari in totale, 6.577.425 test rapidi in totale, 41.430 tamponi in totale nelle ultime 24 ore, 637 positivi intercettati nelle ultime 24 ore, 456.975 positivi intercettati in Veneto dall’inizio dell’emergenza sanitaria, 13.079 positivi in questo momento, 279 pazienti ricoverati in totale per Covid (7 in meno di ieri) di cui 54 pazienti in terapia intensiva Covid (1 in meno di ieri) e 225 in area non critica (6 in meno di ieri), 349 pazienti non Covid in terapia intensiva, 11.693 morti in totale (2 in più di ieri) e 22.929 pazienti dimessi dagli ospedali.

La percentuale dei positivi al Covid-19 sui tamponi effettuati è dell’1,53% e nelle ultime 24 ore sono state inoculate 22.532 dosi di vaccino contro il Covid-19.

Presente alla conferenza stampa di oggi il dottor Michele Mongillo, collaboratore della dottoressa Francesca Russo nella Direzione Prevenzione e Sanità Pubblica della Regione Veneto, che ha parlato del modello previsionale sull’emergenza Covid in Veneto.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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