In Veneto il bando da 500 mila euro per la rottamazione delle vecchie stufe, Zanoni (Pd): “Una presa in giro”

“500 mila euro per la rottamazione delle vecchie stufe? La Regione continua a voler svuotare il mare con un secchiello, sono risorse quasi insignificanti a fronte di una situazione sempre più grave. In soli 40 giorni quasi tutti i capoluoghi del Veneto hanno già superato la metà degli sforamenti annui di pm 10 consentiti per legge, 35 giorni l’anno, con Rovigo e Treviso ai primi posti in Italia secondo i dati di Legambiente rispettivamente a quota 26 e 23 storamenti. Davvero si può pensare di risolvere tutto con pochi spiccioli che andranno ovviamente esauriti in brevissimo tempo?”.

La critica arriva da Andrea Zanoni (nella foto), consigliere del Partito Democratico e vicepresidente della commissione Ambiente, dopo l’annuncio del governatore Luca Zaia del nuovo bando per acquistare stufe a pellet, legna o a biomassa legnosa o caldaie alimentate a biomassa.

“Pochi, pochissimi soldi che diventano praticamente inutili vista la portata del problema, con decine di migliaia di morti premature dovute allo smog. Manca la volontà politica, lo ribadisco ancora una volta, basti pensare ai 300 milioni destinati alla Pedemontana oppure ai 700 mila euro regalati alle associazioni venatorie per i loro convegni. Nell’ultimo bilancio la maggioranza ha bocciato un mio emendamento in cui chiedevo lo stanziamento di cinque milioni. Lo stesso è accaduto per i fondi per la rottamazione delle vecchie auto, con incentivi per l’acquisto di vetture ibride, elettriche e a Gpl”.

“La Regione continua a sottovalutare la questione – continua – manca un piano dell’aria efficace e con una regia unica, i Comuni sono abbandonati a se stessi con provvedimenti presi in ordine sparso e a volte in contrasto fra loro, ad esempio per i blocchi del traffico, come se l’inquinamento atmosferico conoscesse i confini amministrativi. La Pianura Padana è la camera a gas del nostro paese, che è già sotto processo della Corte di giustizia per violazione della Direttiva sulla qualità dell’aria e stavolta, dopo la prima condanna del 2012, c’è il rischio concreto di dover pagare una multa miliardaria proprio per non aver adottato tutte le misure necessarie a combattere lo smog”.

“Zaia esca dalla propaganda – conclude Zanoni – e tuteli concretamente la salute dei cittadini veneti, che non vivono di solo Prosecco”.

(Fonte: Andrea Zanoni).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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