Inaugurazione Leb, Montedoro (Coldiretti): “Prima opera irrigua con Pnrr in Italia e in Veneto. Salvati 80mila ettari di campagna”

 “L’opera inaugurata oggi non è solo la prima in Italia realizzata con i fondi del Pnrr, ma anche la più grande infrastruttura irrigua del Veneto. Permette l’irrigazione di 80mila ettari di campagna dove si coltivano eccellenze ed ha una grande valenza ambientale perché distribuisce acqua pulita proprio nelle zone in cui l’attività agricola ricorre alle falde sotterranee dove si è registrata in passato la presenza di Pfas. Ministero e Regione del Veneto stanno investendo con lungimiranza per rendere efficiente l’uso dell’acqua al fine di mitigare i cambiamenti climatici”.

E’ questo il commento di Marina Montedoro direttore di Coldiretti Veneto presente oggi alla cerimonia a Belfiore in provincia di Verona per la chiusura dei lavori nel canale Leb avviati due anni fa.

“Va rilevato che in Veneto – continua Montedoro – la disponibilità della risorsa irrigua è particolarmente ridotta: la piovosità media annuale per fasce altimetriche è pari a 15 miliardi di metri cubi, il 5% dei 300 miliardi di metri cubi delle precipitazioni su scala nazionale. A livello italiano, sono raccolti nei bacini 33 miliardi di metri cubi (11%), mentre, a livello regionale, si raccolgono poco più di 200 milioni di metri cubi, appena 1,3% delle precipitazioni medie. Per questa ragione è cruciale la derivazione dai grandi fiumi, come l’Adige, altrimenti non sarebbe pensabile realizzare produzioni agricole di qualità”.

L’irrigazione ha svolto e svolge sempre più un ruolo fondamentale per il sistema agricolo del Veneto, promuovendo lo sviluppo economico attraverso una maggiore diversificazione delle produzioni con più elevato valore aggiunto. Oggi la superficie interessata dall’irrigazione ammonta a 550mila ettari, pari al 50% del territorio regionale classificato di bonifica.

La maggiore ricorrenza di periodi di siccità (2003 e 2012 e 2022), da un lato, e la riduzione della disponibilità della risorsa idrica, dall’altro lato, hanno posto il sistema dei Consorzi di bonifica di fronte alla necessità di progettare sistemi irrigui in grado di reggere ai cambiamenti climatici, tant’è che i Consorzi si sono posti come obiettivo il miglioramento dell’efficienza di utilizzo dell’acqua di irrigazione: per irrigare più terreni con la stessa acqua o ridurre l’impiego, ferma restando la superficie irrigua.  

“I produttori agricoli stanno facendo la loro parte – conclude Montedoro – mettendo in atto azioni per il risparmio dell’acqua, impegnando fondi propri per il perseguimento di un interesse generale e attingendo se possibile agli strumenti di finanziamento recati dalla programmazione dello Sviluppo rurale e dalle politiche nazionali volte alla promozione degli investimenti a carattere innovativo secondo i parametri dell’Agricoltura 4.0″​.

(Foto: Coldiretti).
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