Incendi nel Bellunese, Bottacin: “Buone notizie da Soffranco, operazioni più complicate sopra Fortogna”. La qualità dell’aria migliora

Continuano le operazioni di spegnimento dei due grossi incendi che sono scoppiati nella zona di Longarone. Buone notizie arrivano da quello che ha interessato l’imboccatura della Val Zoldana e le località di Soffranco e Igne e che, se la situazione non cambierà in queste ore, potrebbe essere spento entro la sera.

“Questo è l’incendio partito martedì sera – spiega l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin, da diversi giorni impegnato sul fronte degli incendi boschivi che a causa della siccità stanno divampando numerosi in tutto il Veneto – se abbiamo un po’ di fortuna entro sera potremo dichiarare finita l’emergenza di questo incendio”.

In questa zona, già da ieri le squadre dell’antincendio boschivo regionale stanno intervenendo via terra, in situazioni comunque pericolose”.

Per quanto riguarda l’incendio di Fortogna (dove la situazione risulta più complessa perché il fronte dell’incendio è più esteso), è stato scongiurato il pericolo che le fiamme arrivino al centro abitato della frazione di Longarone, ma il fuoco continua a divampare sul versante opposto della montagna, quello rivolto a Ovest dove sono presenti alcune casere senza, fortunatamente, persone all’interno: “In questa zona stiamo intervenendo con i mezzi aerei – continua l’assessore – mentre via terra, ieri grazie a una azione eroica dei volontari dell’antincendio boschivo regionale, è stato possibile raggiungere una zona isolata a Rio Frari e arginare le fiamme. Fortunatamente le persone sono tutte in sicurezza, potrebbero esserci dei danneggiamenti alle strutture presenti”.

“Non è mai stata messa in discussione la chiusura della strada statale Alemagna – prosegue Bottacin – mentre la provinciale 251 che lambisce l’incendio di Soffranco rimarrà chiusa ancora per qualche giorno perché, dopo lo spegnimento dell’incendio, bisognerà sistemare il versante della montagna in quanto si sono mossi molti sassi”.

Sono numerosi i volontari dell’antincendio boschivo del Veneto impegnati in questi giorni, non solamente nel bellunese: “Purtroppo questo è un periodo complicato per gli incendi nella nostra regione – continua Bottacin – nella maggior parte dei casi li spegniamo immediatamente, come quelli dei giorni scorsi a Cappella Maggiore, Pederobba e Guia. Per quelli della zona di Longarone, invece, è stato più complicato intervenire”.

“Le persone impegnate nello spegnimento degli incendi – ricorda l’assessore – sono dei volontari della Protezione civile regionale che hanno avuto una formazione specialistica nell’incendio boschivo perché queste situazioni, dal 2000, sono di competenza delle regioni e non dei Vigili del fuoco. Anche i direttori delle operazioni di spegnimento, ovvero il personale che guida le operazioni aeree e dei volontari, sono funzionari regionali”.

Buone notizie arrivano invece da Arpav e Ulss 2 Marca Trevigiana riguardo alla qualità dell’aria dopo che nella giornata di ieri i valori delle Pm10 erano schizzati alle stelle: “Si comunica che, dal monitoraggio effettuato sulla qualità dell’aria, l’Arpav ha riscontrato il rientro alla normalità – si legge in una nota dell’azienda sanitaria – pertanto non si ritengono più necessarie le indicazioni precedenti”.

Anche il sindaco di Treviso Mario Conte si è espresso sul balzo delle micropolveri e riguardo all’incendio di Longarone.

“E’ stato un atto di responsabilità sospendere le iniziative, con grande dispiacere ovviamente. Teniamo monitorata al momento la situazione, che ora è sotto controllo. Però, siccome dipende dalle condizioni metereologiche, dalla pressione e dai venti che potrebbero spostare queste nubi verso la nostra città, siamo in constante contatto con l’Arpav e con la Protezione civile regionale proprio per tutelare la salute dei nostri cittadini” afferma il primo cittadino.

“Ieri sera, stanotte e stamattina abbiamo provveduto ad effettuare una pulizia straordinaria delle strade, soprattutto in corrispondenza dei plessi scolastici per cercare di abbattere la presenza di polveri sottili e di fuliggine negli ambiti un po’ più delicati, in particolare dove i bambini si recano per andare a scuola. Terremo i cittadini costantemente informati e qualora dovessero presentarsi le situazioni particolarmente critiche di ieri sera (giovedì 24 marzo) avviseremo con tutti i mezzi a disposizione”.

Riguardo al tradizionale processo con il rogo della vecia, che doveva tenersi giovedì di metà quaresima e rinviato all’ultimo momento, il sindaco conferma che si svolgerà la sera di sabato 26 marzo.

(Ha collaborato Cristiana Sparvoli. Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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