Incertezza sui colori e “calvario pomeridiano” per sindaci e amministratori: il Veneto in area gialla

“Dobbiamo necessariamente intervenire. Se introducessimo misure uniche su tutto il territorio nazionale produrremmo un duplice effetto negativo: da un lato non adottare misure realmente adeguate ed efficaci per le Regioni che sono attualmente a maggior rischio e dall’altro finiremmo per imporre misure irragionevolmente restrittive per quelle aree del Paese in cui invece la situazione è meno grave. Per questo abbiamo distinto l’intera penisola in tre aree: gialla, arancione e rossa”.

Lo ha annunciato il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte nel discorso alla nazione seguito questa sera dai principali media italiani.

Il premier ha spiegato i nuovi provvedimenti nazionali per frenare i contagi da Covid dopo un pomeriggio da dimenticare per sindaci e amministratori pubblici che, anche nell’Alta Marca Trevigiana, hanno ricevuto una miriade di messaggi e chiamate di tanti cittadini preoccupati per le loro attività.

Le misure entreranno in vigore dal prossimo venerdì 6 novembre e dureranno fino al 3 dicembre con conseguenze importanti per l’economia italiana e per il mondo delle imprese che, grazie ad un nuovo decreto legge, potrà avere delle forme di ristoro.

Area gialla con criticità moderata per il Veneto: sarà vietato circolare dalle ore 22 alle 5 del mattino (salvo comprovati motivi di lavoro, di necessità e di salute), anche durante il giorno il governo raccomanda di evitare gli spostamenti se non per motivi di salute, di lavoro, di studio o per situazioni di necessità, chiuderanno i negozi nei giorni festivi e prefestivi all’interno dei centri commerciali (ad eccezione di farmacie, parafarmacie, generi alimentari, tabacchi ed edicole), chiuderanno musei e mostre e si passa alla didattica a distanza nelle scuole secondarie di secondo grado (fatta eccezione per gli studenti con disabilità e per i laboratori).

Le attività didattiche nelle università si svolgeranno necessariamente a distanza, salvo che per le matricole e per l’utilizzo dei laboratori.

Sospesi i concorsi pubblici e privati (tranne per i medici, gli operatori sanitari e la Protezione civile), per i mezzi di trasporto è consentito il riempimento solo fino al 50% (ad eccezione del trasporto scolastico), sospesi le scommesse, i giochi e videogiochi anche nei bar e nelle tabaccherie.

Bar e ristoranti restano aperti fino alle ore 18 e l’asporto è consentito fino alle ore 22 (per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni).

Chiusi cinema, teatri, palestre e piscine mentre restano aperti i centri sportivi.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: web).
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