Intrattenere i figli all’epoca del Coronavirus. Nasce il modello di lettura 2.0 per l’educazione “da casa”

Nel pieno di quest’emergenza è da sottolineare un impegno non indifferente per i genitori dell’Alta Marca Trevigiana, che escogitano anche grazie ad associazioni, editori, librerie, biblioteche, scuole e liberi professionisti, ogni giorno nuove soluzioni per intrattenere i propri figli: con il concetto di “giocattolo” che ormai sembra qualcosa di obsoleto, dai tutorial, diffusissimi anche prima del Covid-19, torna nelle case dei trevigiani il più tradizionale dei metodi di apprendimento, ossia un libro, ma in formato 2.0.

Scuole chiuse, bambini in casa: una media di sedici ore di tempo libero, escludendo il tempo di pranzare e di fare qualche compito. Una vera e propria sfida per tutti gli “educatori di casa”, talvolta i fratelli o le sorelle, i nonni o le nonne, che a quasi un mese dall’inizio dell’epidemia potrebbero aver esaurito la creatività, dando i bambini “in pasto alla noia”.

Nei rari momenti di scambio, in coda al supermercato o alle poste, a distanza di un metro l’uno dall’altro, è possibile ascoltare le mamme e i papà dell’Alta Marca Trevigiana scambiarsi storie di bambini irrequieti che, chiusi in casa per tutte queste ore, tendono a scagliarsi a capofitto in passatempi poco o per nulla educativi, o che comunque non hanno niente che si avvicini alla “didattica” nel suo senso più comune: elettronica, per lo più videogiochi e video, ma sempre di videogiochi, su YouTube.

Per i genitori, molti dei quali ancora lavorano, non è certo semplice inventare quotidianamente forme d’intrattenimento efficaci per sfruttare al meglio il tempo libero dei loro figli: seguendo la scia dei player internazionali, molto vicini a questo tema, Amazon ha inventato un sistema per riavvicinare i bambini ai classici delle storie per l’infanzia e reinserire una forma di svago che comprende anche qualche insegnamento.

La soluzione di questo “colosso del web” si muove a due livelli, in primis la disponibilità di offrire gratuitamente tutti i contenuti di Amazon Prime che siano diretti a tutta la famiglia, il secondo è creare un vero e proprio portale, chiamato “Stories.Audible.com” dove è possibile scaricare centinaia di audiolibri per bambini e ragazzi che vanno dal classico (da Aladino di Galland al Richiamo della Foresta di Jack London) fino ai racconti più contemporanei.

Ma non sono soltanto Amazon e Alessandro Baricco, con la sua “Fiesta Immobile” alla Scuola Holden, a rispolverare l’idea dell’audiolibro, che prima del Covid-19 non era certo tra gli strumenti preferiti dai bambini: decine di iniziative simili riaccendono l’interesse verso nuove forme di lettura in tutta la regione.

Gli ingredienti sono pochi: una videocamera o un cellulare, un microfono esterno o integrato, un libro e la voce, che spesso non è quella di un professionista.

Anche nella nostra zona, dall’iniziativa della biblioteca civica di Vittorio Veneto alle video letture illustrate della biblioteca comunale di Maser, dal “Libro Parlato” di Treviso alle iniziative spinte per il reparto di Terapia intensiva dell’ospedale Ca’ Foncello, quella dell’audiolibro sembra poter essere una soluzione adatta non solo per i bambini: audio e video letture di genere, di classici, semplici animazioni, immagini digitali da colorare o volumi di saggistica semplificata colorano di conoscenza e parole il variopinto ma caotico mondo del web.

Al di là di queste diffuse iniziative, che ben dimostrano la buona volontà degli “educatori on demand” ma che prevedono comunque un passaggio attraverso uno schermo o una tastiera, quello che per i bambini potrebbe essere ancora più educativo e tranquillizzante potrebbe essere sentire queste stesse storie raccontate da una voce vicina, come quella di una mamma o di un papà.

(Fonte: Luca Vecellio © Qdpnews.it).
(Foto: Biblioetca di Maser).
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