La casa editrice Scrinium riproduce la Bolla originale della canonizzazione di Antonio di Padova: la presentazione al Teatro del Seminario Maggiore

Nel triennio 2020-2022 ricorre l’ottavo centenario di alcuni importanti avvenimenti legati alla vita di sant’Antonio di Padova: la svolta di Antonio da monaco agostiniano a frate francescano, il naufragio e l’approdo alle coste della Sicilia e l’incontro con Francesco d’Assisi durante il Capitolo delle Stuoie.

In coincidenza con questo anniversario, la casa editrice veneziana Scrinium, nota a livello mondiale per i restauri conservativi e la riproposizione di opere storiche, ha presentato venerdì al Teatro del Seminario Maggiore di Padova la prima riproduzione scientifica della Bolla originale della canonizzazione di Antonio di Padova.

All’evento, legato al progetto Sacra Vestigia – Antonio di Padova, hanno partecipato Ferdinando Santoro, presidente di Scrinium, padre Luciano Bertazzo, direttore del Centro Studi Antoniani, Cristina Sartori, membro del collegio di presidenza della Veneranda Arca di Sant’Antonio con delega alla comunicazione, e la professoressa Giovanna Baldissin Molli, docente di Storia delle Arti applicate e dell’Oreficeria e membro (novembre 2016-novembre 2021) del Collegio di Presidenza della Veneranda Arca di Sant’Antonio.

Illuminanti gli interventi del professor Marco Bartoli, professore di Storia Medievale all’Università Lumsa di Roma, e di S.E. Monsignor Felice Accrocca, Arcivescovo di Benevento (l’intervento di Andrea Tilatti, professore di Storia Medievale all’Università di Udine, è stato letto dalla professoressa Baldissin Molli).

Le persone presenti all’evento di ieri, moderato da Sabina Fadel, caporedattrice del Messaggero di Sant’Antonio, hanno avuto l’occasione di “studiare” il reperto manoscritto, recante sigillo papale in piombo, quel documento con il quale papa Gregorio IX, ad appena undici mesi dalla morte del frate portoghese e in risposta ad una vera e propria mozione di popolo, lo proclamò Santo con formule di speciale giubilo ed espressioni di profonda devozione e ammirazione.

La lettura della pergamena è da oggi resa possibile grazie all’indagine paleografica svolta dal professor Attilio Bartoli Langeli sul testo in latino ma anche al lavoro di restauro preliminare affidato al laboratorio dell’Abbazia di Praglia, che Scrinium ha promosso e finanziato.

“Vi si ritrova tutta l’atmosfera di quei giorni e la straordinaria devozione del popolo di Padova – spiega il presidente Santoro – Si fa riferimento alla supplica dello stesso Vescovo, del podestà e del Comune, mentre nella solennità del tono e nella complessa articolazione retorica si coglie la larga fama, diffusa ben oltre la città padovana, di cui il frate da tempo già godeva per i numerosi prodigi compiuti. E noi siamo orgogliosi di consegnare alla lettura e all’ammirazione dei nostri lettori un così prezioso documento proprio in coincidenza con questo significativo anniversario”.

Operando sull’originale con avanzate tecnologie di ripresa tridimensionale, Scrinium ha realizzato una replica di assoluta fedeltà scientifica sfruttando le informazioni sulle caratteristiche materiali della pergamena e del sigillo ottenute in fase di restauro, e riferendosi allo studio paleografico che ha permesso di registrare ogni dettaglio del reperto, compresi i segni delle manomissioni operate dagli archivisti nel corso dei secoli, il sistema di appensione del sigillo, le cuciture e le varie piegature subite.

L’intera operazione ha infine ricevuto la certificazione ufficiale da parte del Collegio di Presidenza della Veneranda Arca del Santo.

Nel corso della presentazione, Scrinium ha inoltre annunciato in anteprima un innovativo ed esclusivo progetto di integrazione della tecnologia blockchain nell’ambito della propria tradizionale attività di recupero e divulgazione del patrimonio documentario.

Il Centro Studi Antoniani, istituzione che dal 1959 svolge attività di raccolta e ricerca scientifica del materiale documentario per conto della Provincia Italiana di Sant’Antonio di Padova, ha quindi curato il volume di studi che, insieme alla riproduzione in facsimile della Bolla di canonizzazione, compone ciascuno dei 399 esemplari della tiratura limitata mondiale dell’opera Sacra Vestigia – Antonio di Padova (La riproduzione numero uno sarà donata a Papa Francesco).

Vi hanno contribuito quattordici esperti di fama internazionale, coordinati da padre Bertazzo.

Dopo la presentazione, gli invitati hanno raggiunto la Basilica di Sant’Antonio per un momento conviviale al Chiostro del Beato Luca Belludi e, per finire in bellezza, hanno potuto assistere all’esclusivo concerto dell’Orchestra Barocca di Cremona, diretta dal Maestro Giovanni Battista Columbro, all’interno della Basilica (Salmi concertati a più voci dal Vespro della Beata Vergine – Francesco Antonio Urio).

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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