“La risposta all’annuncio di dazi del 200% sul vino è unità da parte dell’Europa”

Il principale mercato per l’export dei vini veneti è quello statunitense (quota il 27% del totale delle esportazioni): il fatturato medio “a stelle e strisce” sfiora i 593 milioni di euro all’anno.

Nell’ultimo biennio, peraltro, come indicato da Veneto Agricoltura, l’export di vino veneto ha segnato un ulteriore incremento del 5,7%, con previsioni che indicano un nuovo record di vendite entro la fine del 2025. Numeri importanti che, stando all’annuncio di dazi dell’ordine del 200%, metterebbero in crisi parte del settore. “I nostri viticoltori sono preoccupati – commenta il presidente di Cia Veneto, Gianmichele Passarini – Attendiamo una risposta ferma da parte dell’Unione Europea”.

“In questo momento – aggiunge lo stesso presidente – la parola chiave è unità. Solo così, mantenendo la barra dritta, possiamo replicare in maniera lucida a degli annunci che qualora diventassero realtà metterebbero in ginocchio un comparto d’eccellenza”. A rischio, conclude, “soprattutto il Prosecco, la cui richiesta oltreoceano non sembra conoscere battute d’arresto. Appunto, al netto dei dazi”.

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: archivio Qdpnews.it)
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