Laura Puppato si candida alla Segreteria Regionale del Partito Democratico: “Voglio creare un ‘Coro’ alternativo al monologo che vige in Veneto”

Laura Puppato, già sindaco di Montebelluna e senatrice del Pd fino al 2018, ha accettato la sfida di far rinascere il Partito Democratico in Veneto dopo le sollecitazioni pervenute dai militanti, desiderosi di dare una svolta al partito.

La presentazione delle ragioni della candidatura della Puppato e della mozione programmatica che intende portare avanti come Segretaria del Pd Veneto si è svolta sabato 13 novembre, negli spazi della sede provinciale del Partito Democratico.

Puppato sfiderà Andrea Martella, ex sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’editoria e al programma di Governo, che ha già iniziato il suo “viaggio a tappe” per incontrare le diverse comunità del Pd veneto.

È tempo di cambiare radicalmente il modo con cui gestiamo il Partito Democratico Veneto, cosa che non avverrà mantenendo lo stesso stile che ha caratterizzato gli ultimi 10 anni e la progressiva, grave perdita di associati, voti, ruolo e fiducia – afferma l’ex sindaco di Montebelluna – A partire dall’aprire una sede regionale troppo spesso chiusa, tornando ad ‘accogliere’ e facendo vivere e pulsare questo luogo chiamato Segreteria Regionale, anche attraverso l’uso costante di una piattaforma che serva da reale collegamento con i territori, dove ciascuno può confrontarsi, dibattere e ragionare intorno ai temi di maggiore rilievo, siano essi i fondi del Pnrr o l’alto tasso di giovani emigranti veneti”.

Tra gli obiettivi della Puppato c’è la volontà di mettere in campo una scuola politica dedicata ai giovani e di sostenere le donne e le famiglie con una consulta permanente socio-sanitaria associata ad un forum annuale e ad uno sportello di aiuto, che concretizzino le soluzioni più idonee per proteggerle, sanando ingiustizie ed ogni forma di violenza o abuso.

“In Veneto le battaglie a favore di terra, acqua, aria e biodiversità divengono ogni giorno di più, priorità assoluta non rinviabile – continua -; l’azione e l’informazione saranno un unicum per far arrivare i rischi connessi con uno sviluppo contro-natura ad ogni cittadino, anche attraverso la capacità del Pd di promuovere azioni collettive e ‘visibili’. Essere utili alle persone, tutte, nessuna esclusa, questo è l’obiettivo di un Partito politico progressista, che si cura dei giovani, dei più fragili, dei minori e di quel mondo femminile sfruttato e dimenticato”.

L’intento è quello di essere a fianco delle imprese per garantire loro ascolto e risposte efficienti e rapide sui temi che riguardano fiscalità, burocrazia, costo del lavoro ed export ma anche logistica delle merci, persone e infrastrutture.

“Mi candido a farlo con empatia e con impegno, con chiarezza di obiettivi autenticamente avanzati ed europei – prosegue -, restando fuori dai giochi e dedicando il mio tempo a questi esclusivi scopi, creare un ‘Coro’ di voci alternative al monologo asfittico che vige in Regione Veneto; diventare centro operativo al servizio dei nostri circoli, dei nostri amministratori in prima linea, degli elettori che chiedono informazione e progettualità, comunicazione ma anche concretezza, evidenza di passione politica e presenza costante sui temi e sui problemi che vive la nostra società, sempre più smarrita”.

“Il Pd lo sappiamo è forza federalista – conclude -, in Veneto noi chiederemo lo divenga anche internamente, devolvendo alle Segreterie regionali il 50% del 2%’ che viene raccolto dal Pd nazionale grazie alle volontà espresse in sede Irpef dai cittadini, in questo caso Veneti. Il mio, il nostro progetto per il Veneto mette al centro la parola ‘Insieme’ con giovani e donne in prima fila, per un Partito Democratico strutturato ed accogliente, coraggioso, attivo e progettuale. Un Partito così nasce dalle persone e dalla forza delle idee, per il Veneto che amiamo e che vogliamo aperto al futuro”.

(Foto: web).
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