Sono giorni che ormai non riusciamo più a vedere il sole, tantomeno un tramonto: questo a causa del fitto mantello di nebbie e foschie che ricopre il territorio dell’Alta Marca Trevigiana, una situazione che accomuna le zone pedemontane e pianeggianti di tutta la regione.
Salendo di quota si nota una situazione ben diversa, un paesaggio quasi surreale, dove le nuvole si perdono all’orizzonte e si ha quasi la sensazione di essere in un posto magico. La coltre di umidità ricopre, come fosse un mare, tutta la pianura e le colline sottostanti.
“In condizioni di alta pressione, quando siamo in presenza delle cosiddette anticicloniche, situazioni in cui regna l’alta pressione delle Azzorre o quella sub tropicale africana – spiega Riccardo Mazzocco di Meteo in Veneto – abbiamo un contributo di umidità maggiore che, vista la stagione e le ore più corte rispetto all’estate, va a creare una concentrazione di umidità relativa negli strati medio bassi dell’atmosfera“.
Oltre alle foschie e alle nebbie che causano questo ristagno d’umidità, in queste zone si riscontrano inversioni termiche significative soprattutto nelle ore diurne, perché l’irraggiamento solare non riesce a filtrare la spessa coltre arrivando cosi al suolo. Una situazione che persiste e aumenta quanto più staziona l’alta pressione sul nostro territorio, portando i valori degli inquinanti alle stelle e un’aria “viziata”, senza ricircoli.
“Quando siamo di fronte a queste condizioni anticicloniche rileviamo lo zero termico a quote pazzesche, oltre i 3000-4000 metri, valori completamenti inusuali per il periodo (solitamente in questa stagioni si registra lo 0 attorno ai 1800 m) che, solitamente, troviamo nei mesi di giugno luglio. L’alta pressione tende a mantenere le correnti asciutte in quota, l’aria surriscaldandosi maggiormente, ecco che, porta temperature record in quota e una inversione delle temperature netta” conclude Mazzocco.
Gli esperti meteo prevedono un nuovo consolidamento dell’alta pressione delle Azzorre che si collegherà all’alta pressione sub tropicale andando a creare una situazione di blocco.
Avremo, quindi anomalie non indifferenti sotto il punto di vista delle temperature ma anche delle precipitazioni che risulteranno scarse, in un mese come quello di novembre che di norma risulta tra i più piovosi.
(Fonte: Francesco Pastro © Qdpnews.it).
(Foto: Meteo in Veneto).
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