Lupi in Veneto. Scarabel (M5S): niente sparatorie né sparate estive

“Non si spara ai lupi, e non si sparano neppure baggianate estive su proposte inattuabili. Quel che si deve fare è ottenere dall’Europa la possibilità di superare il regime attuale per i risarcimenti dei danni causati dalla fauna selvatica”.

A dirlo è il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Simone Scarabel, che interviene così nella vivace querelle politica sulla gestione dei lupi in Veneto: “In questi giorni ne abbiamo sentite davvero di tutti i colori – spiega il consigliere – da chi vorrebbe ammazzarli tutti a fucilate fino a chi vorrebbe vietare la caccia alle prede dei lupi”.

“Almeno la proposta dei proiettili di gomma, che pure non ritengo condivisibile, era approvata dall’Ispra – si rammarica Scarabel, che da tempo segue le tematiche legate al mondo agricolo veneto – ma sentire parlare gente che vuole utilizzare il problema dei lupi e della fauna selvatica per raccattare voti, da una parte e dall’altra, mi fa davvero arrabbiare”.

“La questione va gestita con l’aiuto dei professionisti del mondo scientifico che da anni studiano la convivenza del lupo in contesti antropizzati come l’altopiano di Asiago o la Lessinia – sottolinea il consigliere – la mia proposta è già stata portata avanti con successo in Emilia Romagna e prevede che il Veneto chieda a Bruxelles di superare il regime de minimis per i risarcimenti dei danni dalla fauna selvatica”.

In questo caso le risorse vanno incardinate alla misura 5 del Programma di sviluppo rurale, “che è fatta apposta per risarcire il mancato guadagno degli agricoltori. Questa misura – ricorda Scarabel – ha un budget di milioni di euro e finora ha stanziato pochi spiccioli. Questa è una risposta che può dare la politica, senza andare in cerca di sparate di Ferragosto, mentre la risposta sul campo va data da seri professionisti”.

(Fonte: Movimento 5 Stelle Veneto).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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