Una nuova perturbazione, dopo quella catastrofica del 27, 28 e 29 ottobre, è in arrivo sul Veneto. Non sarà devastante come la precedente, ma preoccupa, al punto che il Centro funzionale decentrato della Protezione civile ha prolungato fino alle ore 14 di venerdì 2 novembre l’allarme rosso per criticità idraulica sulla rete secondaria e criticità geologica sui Bacini Alto Piave, Piave-Pedemontano e Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone; e l’allarme arancione per criticità sulla rete idraulica principale su tutto il territorio, come l’asta del fiume Piave (nella foto a Longarone, la scorsa domenica).
In particolare, per domani, giovedì 1 novembre, le previsioni indicano precipitazioni in estensione e intensificazione al mattino, con la fase più significativa tra la mattinata e il tardo pomeriggio. I fenomeni più frequenti si avranno sulle zone montane, pedemontane, e sulla pianura nord orientale, anche a carattere di rovescio o temporale. I fenomeni tenderanno a diradarsi dal tardo pomeriggio-sera. Quantitativi abbondanti cadranno sulle zone montane, già in grave difficoltà per i danni provocati dal maltempo dei giorni scorsi, e localmente su quelle pedemontane e della pianura nord-orientale.
Venerdì 2 novembre sarà caratterizzato , a partire dalle ore centrali, da un aumento della probabilità di precipitazioni da sparse a diffuse, con locali rovesci, pur con quantitativi in genere contenuti tra Prealpi e pianura, e di minore entità sulle Dolomiti.
L’Unità di crisi regionale, istituita dal presidente Luca Zaia, e coordinata dall’assessore alla Protezione civile Gianpaolo Bottacin, rimarrà attiva per tutto il periodo e segnala, in particolare, che tra la mattina e il pomeriggio di giovedì 1 novembre, sono previsti da 20 a 80 millimetri di acqua a seconda della zona.
Si ricorda alla popolazione già colpita da questi ultimi eventi che l’assetto idrogeologico delle zone montane ha subito forte stress e quindi non ha stessa capacità di risposta che in condizioni normali e potranno crearsi ulteriori situazioni di criticità. Si raccomanda perciò ai cittadini di improntare i propri comportamenti ai principi rigorosi di autoprotezione ed informarsi sulle previsioni metereologiche sui siti ufficiali di Arpav.
(Fonte: Regione Veneto).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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