Si è tenuto ieri sera a Canazei un breve punto stampa al termine di una riunione tecnica fra tutti i soggetti coinvolti nelle attività di soccorso e ricerca. Presenti il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, il presidente del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Maurizio Dellantonio, il comandante del RIS (Reparto Investigazioni Scientifiche) di Parma Giampietro Lago, il comandante del Gruppo della Guardia di Finanza Trento tenente colonnello Gianfranco Zarro, il comandante della stazione del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Passo Rolle Riccardo Manfredi e il sindaco di Canazei Giovanni Bernard.
“L’attenzione di tutte le istituzioni italiane per cercare di risolvere il più presto possibile questa gravissima tragedia è massima, come testimonia la presenza di tutti i soggetti coinvolti nelle operazioni di ricerca e la sinergia fra i soccorritori – ha esordito il presidente Fugatti nell’aprire la breve conferenza stampa – Ieri le operazioni sono proseguite con l’utilizzo dei droni che hanno individuato nuove salme. Le vittime accertate sono salite e nove, due in più rispetto all’altroieri, di cui quattro riconosciute dai familiari e cinque non ancora identificate. Non lasceremo nulla di intentato, stiamo davvero facendo tutto il possibile per ritrovare i dispersi e per dare un nome alle persone travolte dalla valanga”.
Accanto al presidente vi era anche il comandante del Ris di Parma, Lago che ha spiegato come l’obiettivo sia appunto identificare i soggetti che, con le modalità ordinarie, non possono essere identificati, mentre il comandante della Guardia di Finanza di Passo Rolle Manfredi ha chiarito come i droni abbiamo individuato i ritrovamenti grazie allo “scioglimento della superficie della frana di diversi centimetri” e che l’operazione di recupero è stata effettuata da una squadra composta da persone dei diversi enti coinvolti, a dimostrazione della sinergia fra gli uomini e le donne coinvolti nel recupero.
Quindi il presidente del Soccorso Alpino e Speleologico Dellantonio ha illustrato come avverrà l’attività di oggi, con squadre di recupero sul terreno, supportate da un elicottero per “evacuare immediatamente le persone impegnate nella ricerca” in caso di pericolo o di movimento del ghiacciaio soprastante, che viene costantemente monitorato.
Infine il sindaco di Canazei ha ricordato che sabato 9 luglio è stata proclamata una giornata di lutto cittadino che coinvolgerà tutta la valle di Fassa e che vedrà alle 18 una celebrazione presieduta dall’arcivescovo di Trento monsignor Lauro Tisi e dal vescovo di Vicenza monsignor Beniamino Pizziol.
AGGIORNAMENTO DELLE 15:45:
Sono sei le vittime identificate dai familiari, tra i nove corpi recuperati dopo il crollo del seracco in Marmolada. Due nuovi riconoscimenti sono stati, infatti, effettuati questa mattina a Canazei. Si tratta di cittadini di nazionalità ceca. Le persone – tutte di nazionalità italiana – reclamate dai familiari che risultano ancora disperse sono attualmente cinque, in attesa dei riscontri scientifici del Reparto investigativo speciale dell’Arma dei carabinieri. Ad oggi sono sette i feriti coinvolti nel tragico evento di domenica scorsa che si trovano ricoverati in strutture ospedaliere, dei quali tre in Veneto e quattro in Trentino.
Gli aggiornamenti sono stati comunicati dai Presidenti della Regione del Veneto, Luca Zaia, e della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, al termine della riunione di coordinamento che si è svolta presso il centro di Protezione Civile a Canazei.
I parenti delle vittime ceche sono stati accolti in Val di Fassa dal console ceco a Milano Jiri Kudela e dai Presidenti Zaia e Fugatti, che hanno espresso loro il cordoglio delle comunità locali.
Per quanto riguarda le ricerche, proseguiranno ad oltranza in quota per non lasciare nulla di intentato. Dopo le verifiche via terra con i cani da ricerca, stanno proseguendo i sorvoli dell’area del distacco con i droni per individuare eventuali nuovi reperti, che vengono puntualmente georeferenziati anche al fine di chiarire la dinamica del distacco e il movimento della massa di ghiaccio e roccia precipitato per oltre due chilometri lungo la parete nord della Marmolada.
L’auspicio espresso dal Presidente Zaia e condiviso con il presidente Fugatti è che venga aperto un tavolo nazionale per la definizione di eventuali nuove regole per l’accesso degli escursionisti ai ghiacciai, elaborate sulla base delle informazioni tecniche raccolte sul campo.
(Foto: Cnsas).
#Qdpenews.it