Nessuno come lui nella storia repubblicana. Da 10 anni esatti, l’inquilino del Quirinale è Sergio Mattarella.
Eletto il 31 gennaio 2015, dopo che il suo predecessore Giorgio Napolitano aveva rassegnato le dimissioni, l’attuale Presidente della Repubblica è il più “longevo” nel suo ruolo: unico ad essere stato eletto due volte consecutive dal Parlamento e dai Grandi elettori insieme a Napolitano, ha superato per durata della permanenza al Quirinale tutti i precedenti Presidenti. Di fatto, Mattarella – classe 1941 – è Capo dello Stato da più di 3.650 giorni: un record difficilmente superabile, accompagnato dalla stima e dall’affetto della stragrande maggioranza degli italiani.
Un importante attestato di stima è arrivato ieri, giorno dell’anniversario dell’elezione, dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia: “Rappresentare un Paese così ricco di culture e tradizioni e variegato da profonde identità è un compito che può essere non facile e certamente impegnativo. Da dieci anni, il Presidente Mattarella sta dimostrando grande competenza e tutta la sua autorevolezza in questo ruolo, sostenendo questa responsabilità da vero e attento garante della Costituzione, delle Istituzioni e dei cittadini; punto di riferimento dell’Unità del paese. A Lui invio le felicitazioni per l’anniversario dell’elezione al Quirinale insieme al ringraziamento per il lavoro che sta svolgendo”.
“Sono grato al Capo dello Stato per l’attenzione che in questo decennio ha fatto sentire al Veneto, terra che ha dimostrato di conoscere e comprendere, dove in numerose occasioni è stato presente – prosegue Zaia -. In questi dieci anni, ha sempre rivolto il suo sguardo e la sua attenzione alla nostra regione, soprattutto nei momenti di maggiore difficoltà. La sua vicinanza è stata tangibile nei momenti di emergenza, come quelli affrontati dalla Protezione Civile in occasione di eventi calamitosi che hanno colpito il nostro territorio”.
“La sua figura è un punto di riferimento per tutti – conclude il governatore -. I suoi interventi, rivolti con garbo nei momenti segnati da maggiore complessità hanno il valore di una bussola. Il suo sguardo, infatti, è sempre rivolto al futuro, con l’obiettivo di rinforzare l’immagine di un’Italia più autorevole, moderna e coesa, in cui anche il Veneto possa continuare a esprimere il suo potenziale e la sua identità”.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
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