Le previsioni meteorologiche annunciano per le prossime ore una nuova fase di instabilità dal pomeriggio/sera di domani martedì 5 e fino alla serata di mercoledì 6 marzo.
Un impulso perturbato porterà altre precipitazioni specie sulle zone centrosettentrionali, con quantitativi più significativi sulle zone montane e pedemontane. Il limite delle nevicate si porterà mediamente intorno ai 1100-1300 metri.
Il Centro funzionale decentrato della Protezione civile regionale, sulla base di queste previsioni meteo, ha emesso un bollettino in cui dichiara lo stato di “Attenzione” (Giallo) per criticità idrogeologica e idraulica nei bacini Vene-B (Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone) e Vene-E (Basso Brenta-Bacchiglione), dalle 14 di oggi fino alle ore 00:00 di giovedì 7 marzo. È altresì dichiarato lo stato di “Attenzione” (Giallo) per criticità idraulica nel bacino Vene-D (Po, Fissero-Tartaro-CanalBianco e Basso Adige).
Intanto, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha lodato la Protezione civile per il consueto apporto dato in occasione delle più recenti ondate di maltempo: “Sono state giornate difficili, nelle quali l’intero sistema della Protezione civile della Regione Veneto, dall’assessore Gianpaolo Bottacin, ai professionisti, agli straordinari volontari, hanno dato un’ulteriore prova di efficienza, professionalità, abnegazione, lavorando giorno e notte senza risparmiarsi. A tutti loro va il mio più grande ringraziamento, al quale credo si possa unire quello della tanta gente che sui territori è stata difesa e, al bisogno, assistita”.
Oggi, a fronte di una situazione meteorologica migliorata, è stato chiuso il Centro di Emergenza, attivato H24 nella sede della Protezione Civile a Marghera.
“Le buone scelte come la realizzazione dei bacini di laminazione hanno avuto un effetto straordinario e salvato intere città come Vicenza – dice Zaia – ma senza il fattore umano, le capacità previsionali, la conoscenza delle singole porzioni di territorio e i relativi rischi, la tempestività nell’assumere decisioni anche difficili, le cose non sarebbero andate così, con disagi e danni ma senza le catastrofi del passato. Tutto questo grazie al lavoro e alla competenza di uomini e donne della Protezione civile che, un po’ come i sanitari, quando ce n’è bisogno non esitano a gettare il cuore oltre l’ostacolo”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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