Dopo Milano-Cortina 2026, le Dolomiti saranno ancora protagoniste con i Giochi Olimpici Giovanili Invernali 2028. L’importante riconoscimento è arrivato da Losanna e, secondo il governatore del Veneto Luca Zaia, “premia ancora una volta la capacità organizzativa, la bellezza del nostro territorio e il grande lavoro di squadra che ci ha portati fino a qui”.
I Giochi olimpici giovanili si terranno dal 15 al 29 gennaio 2028 e il Veneto accoglierà giovani atleti tra i 15 e i 18 anni provenienti da tutto il mondo, “offrendo loro un evento di altissimo livello e garantendo un futuro olimpico nel breve termine alle infrastrutture realizzate per le Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano-Cortina 2026” aggiunge il governatore.
Il voto del Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha assegnato ufficialmente all’Italia l’organizzazione dell’evento. Un traguardo frutto di un lungo percorso istituzionale, che ha visto il Veneto collaborare con Lombardia, Provincia Autonoma di Trento, Governo e CONI per costruire un progetto solido e sostenibile.
“Questa assegnazione non è solo un grande evento sportivo, ma un’opportunità per il nostro territorio – sottolinea il Governatore -. Grazie a un piano finanziario ben strutturato, garantito dal Governo con oltre 40 milioni di euro complessivi, e dal contributo delle Regioni con 7,5 milioni ciascuna per le spese di gestione e 6,6 milioni a copertura del budget, i Giochi del 2028 si inseriscono in una strategia di sviluppo che punta a valorizzare al massimo gli investimenti già fatti per il 2026, ottimizzando le risorse e assicurando ricadute concrete per l’economia locale”.
Tra le località protagoniste, Cortina d’Ampezzo avrà un ruolo centrale ospitando le gare di bob, skeleton, slittino e curling. Gli impianti dello Sliding Center e dello Stadio Olimpico, già previsti per Milano-Cortina 2026, saranno il cuore pulsante della competizione, garantendo strutture all’avanguardia. Sul fronte dell’accoglienza, la località offrirà 424 posti letto per gli atleti e 550 camere per la Famiglia Olimpica, assicurando massima efficienza logistica e organizzativa.
“Abbiamo sempre creduto nella forza della montagna veneta – prosegue Zaia – e oggi possiamo dire con orgoglio che il nostro territorio è pronto ad accogliere. Cortina sarà una volta di più la capitale degli sport invernali, consolidando il suo ruolo internazionale e creando nuove opportunità di crescita per il turismo e l’economia locale. Ma soprattutto, questi Giochi sono un’occasione per ispirare i giovani, per farli sognare in grande e dare loro un nuovo obiettivo da raggiungere. Anche in termini di occupazione: penso per questo ai tanti ragazzi che nella montagna, finalmente, trovano stimoli e getteranno radici del loro futuro”.
Il percorso che ha portato all’assegnazione è stato lungo e strutturato, con la sottoscrizione dell’accordo tra le Regioni e il Governo nel febbraio 2024 e la definizione di tutte le garanzie economiche richieste dal CIO, presentate entro novembre dello stesso anno. Un lavoro che ha trovato oggi la sua consacrazione con il voto della 143ª Sessione del CIO a Losanna.
“Voglio ringraziare il Governo italiano, il CONI, il presidente Malagò e i miei colleghi presidenti di Regione e Provincia Autonoma per aver creduto in questo progetto e aver lavorato insieme per realizzarlo – conclude Zaia -. Ma il grazie più grande va agli sportivi, ai volontari, agli appassionati di montagna e di sport invernali: la loro passione e il loro entusiasmo sono stati il motore di questa candidatura. Quando il braciere di Milano-Cortina 2026 si spegnerà nell’Arena di Verona, sapremo già che un nuovo fuoco olimpico è pronto ad accendersi sulle Dolomiti, illuminando ancora una volta il Veneto e il suo straordinario patrimonio sportivo e naturale”.
«Costruire la Legacy delle Olimpiadi Milano Cortina 2026 è fondamentale. Perché significa allungare nel tempo i benefìci del grande evento e porre le basi per uno sviluppo duraturo del territorio. Oggi abbiamo già il primo tassello ed è una grande soddisfazione per tutto il Bellunese». Così il presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin, alla notizia dell’assegnazione delle Olimpiadi Giovanili Invernali 2028 all’Italia, in particolare a Dolomiti-Valtellina.
«Se non avessimo ottenuto le Olimpiadi 2026 a Milano Cortina e non fosse stato messo a terra tutto il lavoro che vediamo in questi mesi per il grande evento, avremmo forse avuto occasioni nel giro di due anni per ospitare un’altra manifestazione planetaria? Credo proprio di no. Il fatto che gli investimenti sportivi per Cortina avranno un utilizzo anche dopo i Giochi 2026 è oggi realtà. E dovremo lavorare perché lo sia anche dopo il 2028. Ma sono certo che la capacità organizzativa dell’Italia, oggi confermata dal Cio con la decisione assunta a Losanna, sarà in grado di dare risposte in tal senso».
(Autore: Simone Masetto)
(Foto: Simone Masetto)
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