“I dati sull’occupazione della nostra regione dimostrano che lo scorso anno il sistema economico del Veneto, nonostante le note difficoltà, ha reagito bene, fornendo occasioni importanti per i lavoratori. Anzi, guardando le cifre, la prima parte dell’anno è stata eccezionale per l’occupazione con numeri record sostanziati da settori come il turismo e l’industria, che hanno ripreso l’attività a livelli prepandemia, con ricadute positive a tutti i livelli”.
Così il presidente della Regione Veneto Luca Zaia commenta i dati sull’occupazione in Veneto relativi al mese di dicembre pubblicati nei giorni scorsi su “La Bussola” di Veneto Lavoro che tracciano il bilancio del 2022. Le cifre su base annua indicando un aumento dei posti di lavoro nei dodici mesi pari a 29.500 in aumento rispetto ai più 26.900 del 2019 con 616.200 reclutamenti rispetto ai 542.500 del 2021 (più 14 per cento) e rispetto ai 591.200 del 2019 (più 4 per cento).
“I dati sull’occupazione confermano le indicazioni sulla crescita del PIL annuale che, secondo le stime di Prometeia, nel 2022 è stata del 4,2 per cento – sottolinea Zaia -. Numeri davvero importanti che dicono molto di come il Veneto e i veneti hanno saputo rimboccarsi le maniche e ripartire, macinando strada e risultati”.
“I segnali di rallentamento dell’autunno sono stati e sono tuttora oggetto di attenzione da parte delle strutture tecniche regionali – precisa -, ma le evidenze di alcuni settori produttivi in ripresa, quali il turismo e l’industria (che registra punte di eccellenza nelle produzioni del calzaturiero e dell’occhialeria), ci fanno ben sperare anche per l’anno appena iniziato”.
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