Questa mattina, venerdì 24 aprile 2020, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha annunciato a sorpresa una nuova ordinanza che entrerà in vigore alle ore 15 di oggi.
“Siamo andati a raschiare sul fondo del barile – ha dichiarato il presidente della Regione Veneto – abbiamo voluto togliere tutte quelle restrizioni che potevano essere tolte, con lucidità, con la volontà di dire che questo è frutto di un trend e quindi di una tendenza che dura ormai da due settimane. È la volontà di dire, fino in fondo, che alla luce di questi dati si possono attivare ancora degli allentamenti, per quanto possibile e per quanto concessi dalla legge. Vi ricordo che le aziende non le apriamo e le chiudiamo noi, anche per le scuole vale questo”.
“Dire ai cittadini – aggiunge – che non leggano questa ordinanza, che allarga ancora di più, che non venga letta come “è finita, tutti in piazza a far festa”, non è così. Non parliamo più della fase due, ormai l’abbiamo sedimentata, abbiamo già le linee guida, parliamo della fase tre, vuol dire reinfezione per noi, vuol dire quando tornerà il virus e la convivenza con il virus”.
“È un atto doveroso per i cittadini firmare questa ordinanza – conclude – Nell’alveo della legalità abbiamo previsto di fare quello che, secondo noi, è interpretabile e delegabile ancora. I punti non sono molti ma sono molto chiari”.
È consentita la vendita di cibo da asporto: la vendita per asporto sarà effettuata, ove possibile, previa ordinazione online o telefonica, garantendo che gli ingressi per il ritiro dei prodotti ordinati avvengano dilazionati nel tempo e comunque negli spazi esterni, anche di attesa, nel rispetto del distanziamento di un metro tra avventori e con uso da parte degli stessi di mascherina e guanti, o garantendo l’igiene delle mani con idoneo gel/prodotto igienizzante.
È consentita, nell’eventuale locale interno, la presenza di un cliente alla volta, con mascherina e guanti, garantendo l’igiene delle mani e lo stazionamento per il tempo strettamente necessario alla consegna e al pagamento della merce.
Gestore e addetti devono essere muniti di mascherine e guanti, rimane sospesa la forma di consumo sul posto ed è confermata la possibilità di consegna a domicilio.
La novità è che tutto l’asporto e il take away funzionano, non si deve comunque consumare sul posto il cibo (Per esempio, non si potrà mangiare il gelato in gelateria ma si potrà portarlo a casa o andare a mangiarlo da un’altra parte).
Revocata la disposizione restrittiva relativa a vendite per abbigliamento bimbi, cartolerie e librerie.
Per le opere pubbliche è ammessa l’esecuzione dei lavori ascrivibili in maniera prevalente ad alcune categorie, a prescindere dai loro codici Ateco, principale o secondari, intestati all’appaltatore e a condizione che questi sia in possesso della corrispondente qualificazione Soa.
Le categorie sono: strade, autostrade, ponti, viadotti, ferrovie, linee ferroviarie, metropolitane, funicolari, piste aeroportuali e relative opere complementari, opere d’arte nel sottosuolo (gallerie, condotte, tubature, fognature ecc.), dighe, acquedotti, gasdotti, oleodotti, opere di irrigazione e di evacuazione, opere marittime e lavori di dragaggio, opere fluviali e di difesa, di sistemazioni idrauliche e di bonifica, opere di ingegneria naturalistica, opere strutturali speciali e demolizione di opere.
Consentite le attività sul patrimonio edilizio esistente secondo il regime della comunicazione e della comunicazione asseverata (lavori edilizi sul patrimonio esistente).
È consentita la coltivazione del terreno per uso agricolo per autoconsumo, anche all’interno di orti urbani e comunali, nel rispetto degli obblighi di distanziamento di un metro, dell’uso della mascherina e delle norme igieniche (non c’è il limite comunale per coltivare l’orto).
È consentita la vendita, in esercizi anche esclusivamente commerciali al dettaglio, quali fiorerie, di prodotti florovivaistici quali, a titolo d’esempio, semi, piante, fiori ornamentali, piante in vaso e fertilizzanti (si sta affinando questo punto dell’ordinanza per consentire la vendita di piantine all’interno dei mercati).
Sono consentiti i tagli boschivi, anche per autoconsumo, in presenza di una effettiva situazione di necessità (alberi che cadono o “far legna”).
È consentito l’accesso ai cimiteri nel rispetto dell’obbligo di distanziamento di un metro tra le persone (sempre con mascherine, guanti o prodotti igienizzanti per le mani) ma i sindaci hanno la possibilità di chiuderli con ordinanza.
Sono consentite le prestazioni di servizio di carattere artigianale rese da terzi per interventi di manutenzione a bordo di imbarcazioni da diporto, all’ormeggio, nonché per prove, collaudo e consegna di imbarcazioni, nonchè sistemazione delle darsene per l’espletamento dell’attività ordinaria.
Rimangono gli accordi con le parti sociali per la tutela della salute dei lavoratori nel posto di lavoro.
I nuovi dati dell’emergenza Coronavirus in Veneto sono: 296.296 tamponi (9.500 più del giorno prima), 17.229 positivi (348 in più), 1.289 ricoverati in questo momento (40 in meno), 130 terapie intensive (dieci in meno di ieri), 2.372 dimessi (56 in più rispetto a ieri), 1.026 morti (1244 in totale) e 93 nati.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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