Ha richiesto l’intervento del presidente della Federazione Regionale Islamica del Veneto, Ait Alla Lhoussaine, il comportamento di alcuni individui che, senza nessuna autorizzazione, stavano organizzando degli incontri a nome della Federazione.
“I leader di questi ‘passi spericolati’ sono noti a tutti gli addetti ai servizi – ha affermato il presidente Lhoussaine – Con le loro menzogne attirano le persone in buona fede e in diverse occasioni hanno trasmesso i loro messaggi subdoli e ingannevoli al fine di raggiungere il proprio scopo personale, lontano da quello che, invece, vogliono mostrare”.
Il presidente della Federazione Regionale Islamica del Veneto ha sottolineato come questi “sedicenti rappresentanti della Federazione” avrebbero creato dei problemi nei centri culturali islamici del territorio, dal punto di vista amministrativo ma anche sotto l’aspetto della legalità.
“Ci rivolgiamo all’opinione pubblica – continua Lhoussaine – precisando che la Federazione Regionale Islamica del Veneto non si sente rappresentata da queste persone che non hanno il diritto di parlare a nostro nome. Tra le falsità che stanno facendo circolare tra la gente, creando confusione e smarrimento in un momento già molto delicato, c’è quella della scadenza del mandato del direttivo della Federazione”.
Alcuni membri della Federazione, infatti, avrebbero partecipato agli incontri organizzati da queste persone segnalando alcune anomalie al presidente Lhoussaine.
“Ribadiamo che l’unico ente che ha il diritto e l’autorità di agire a nome della Federazione è il corpo direttivo in coordinamento con la Confederazione Islamica Italiana, presieduta da Mustafa Hajraoui – conclude Lhoussaine – I centri affiliati alla Federazione saranno aggiornati su tutte le novità in materia e chiediamo ai centri che non hanno ancora aderito alla Federazione Regionale Islamica del Veneto di fare ciò che è necessario per l’adesione, contattandoci per qualsiasi problema”.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Ait Alla Lhoussaine).
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