Nel caso in cui si dovessero spostare pazienti positivi al Coronavirus da una regione all’altra, ci si è interrogati sulla possibilità di poter ricorrere o meno all’elitrasporto.
Sul tema si è pronunciato Gianpaolo Bottacin, assessore alla protezione civile della Regione Veneto, interrogato sulla questione in occasione della visita all’ex ospedale di Valdobbiadene, ripristinato proprio per garantire maggiori posti letto in Regione in caso di peggioramento della situazione per l’emergenza Coronavirus.
“Se ci fosse da trasportare qualcuno dagli ospedali delle regioni del Nord verso il Sud – spiega Bottacin – sarebbe lungo con l’ambulanza e quindi si è posto il problema dell’elitrasporto. Questo problema ha due criticità: la prima è che può contagiarsi l’equipaggio dell’elicottero e la seconda è quella che, per evitare il contagio, ci sono delle barelle bio-contenitive, che trattengono eventuali virus all’interno, che hanno dei marchingegni che non devono creare disturbi all’elettronica dell’elicottero”.
“Per questo abbiamo fatto dei test – prosegue – e dal punto di vista delle interferenze non c’è nessun problema per i quattro elicotteri che abbiamo. Però quello di Padova, che è un A109, è un po’ più piccolo e quindi fisicamente non ci sta. Con il 145 di Pieve, con il 145 di Verona e con il nuovo 169 di Treviso, invece, non ci sono problemi”.
Riguardo al tema del personale sanitario in pensione che potrebbe tornare utile in caso di riapertura di ospedali come quello di Valdobbiadene, invece, l’assessore Bottacin si è espresso in questi termini: “Abbiamo avuto riscontri positivi sia da personale sanitario, che è andato in pensione e si è messo a disposizione, ma anche da alcuni medici di base che hanno comunicato la loro disponibilità, al di fuori dell’orario lavorativo, per darci del supporto”.
“Abbiamo velocizzato l’assunzione di nuovi medici – conclude – Insomma, abbiamo consolidato più di mille sanitari in ingresso e stiamo lavorando per averne altri”.
Alcune amministrazioni comunali dell’Alta Marca Trevigiana, inoltre, invitano gli ex infermieri e operatori sanitari del “Guicciardini” di Valdobbiadene a partecipare al bando regionale per il reclutamento, a tempo determinato, di personale sanitario da poter impiegare per le esigenze dell’ospedale ripristinato grazie al grande lavoro dei volontari.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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