Il Veneto crede nelle potenzialità turistiche legate al mondo dell’agricoltura: per questo la Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Regione Veneto all’agricoltura e al turismo, Federico Caner, ha approvato un disegno di legge che integra e modifica la normativa regionale che disciplina le attività turistiche connesse al settore primario.
Lo scopo del provvedimento è aggiornare e attualizzare la legge regionale in materia di agriturismo, pescaturismo, ittiturismo, turismo rurale e fattorie didattiche analizzando i dati che parlano di circa 1.450 agriturismi nella Regione dei quali più del 65% dispone di servizi ricettivi.
Queste aziende propongono la formula delle “vacanze esperienziali” a contatto con la natura in ambienti salubri dove si possono scoprire produzioni originali e tipiche oltre a sperimentare stili di vita sempre più ricercati.
“Già prima del tragico manifestarsi del Covid era evidente il trend di crescita del settore ricettivo agrituristico – precisa l’assessore Caner – Nel 2019 in Veneto erano state registrate oltre 1 milione di presenze, con un aumento del 5,8% rispetto all’anno precedente. Gli stessi operatori hanno chiesto di innovare la legislazione in materia, al fine di concretizzare le potenzialità di sviluppo delle attività, sia ampliando la gamma dei servizi che compongono l’offerta, sia per chiarire alcuni aspetti amministrativi dopo il trasferimento delle competenze delle Province in materia di turismo e agriturismo alla Regione e ai Comuni”.
Una prima proposta di riforma di questa legge era già stata inviata in Consiglio lo scorso luglio, nel frattempo si è pensato ad altre realtà come l’oleoturismo, approvato in questi mesi a livello nazionale.
Per questo è stata prevista una semplificazione amministrativa per gli agriturismi che intendono svolgere anche le attività di turismo rurale.
Per la ristorazione è stata aumentata la quota dei prodotti di qualità e del territorio, ampliando la gamma anche ai prodotti di montagna (indicazione facoltativa) e ai prodotti tradizionali.
Gli agriturismi avranno anche la possibilità di effettuare pasti pronti per l’asporto o la consegna, pur nell’ambito del numero massimo di pasti annui autorizzati.
Per le fattorie didattiche sono stati chiariti gli obiettivi specifici e alcune modifiche riguardano la riorganizzazione, la semplificazione e una maggior trasparenza nelle procedure per il riconoscimento delle diverse attività previste dalla legge.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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