“Se la vedi t’innamori“: usa lo slogan che un tempo apparteneva alla Provincia di Treviso il governatore del Veneto Luca Zaia, per descrivere, a margine della terza Let Expo di Verona, la Superstrada Pedemontana Veneta. Ma anche se manca sempre meno alla conclusione dell’opera, (l’innesto conclusivo con l’autostrada A4 è atteso per il mese di aprile) sembra essere ancora troppo presto per la tanto richiesta diminuzione dei pedaggi.
“Non abbiamo ancora raggiunto il pareggio di bilancio, che secondo il piano del traffico dovrebbe avvenire nel 2029 – spiega il governatore – ma per avere contezza dei pedaggi bisognerà aspettare la fine dell’opera”.
Ad oggi, lungo la tanto attesa infrastruttura – “andavo a scuola quando è stata pensata” chiosa Zaia – transitano oltre 50 mila veicoli al giorno in un percorso di oltre 94 chilometri con 14 caselli e che attraversa 36 Comuni.
Il traffico sarà sicuramente in aumento una volta completato anche l’innesto mancante: “E’ innegabile che ci sia il dimezzamento dei tempi di percorrenza a prescindere dall’itinerario alternativo – conclude il governatore – e che inoltre si inquini e consumi di meno. Credo che questi siano tutti grandi valori”.
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