Il nuovo Dpcm è entrato in vigore e Zaia avrebbe voluto un coinvolgimento maggiore delle Regioni per un contributo importante da chi conosce bene il proprio territorio.
Questo coinvolgimento non c’è stato ma i governatori delle Regioni italiane sperano in una possibile modifica di alcuni aspetti del provvedimento.
Il presidente della Regione Veneto continua a non capire il senso dal punto di vista sanitario e scientifico della previsione di non poter uscire dai confini comunali il 25 dicembre, il 26 dicembre e il 1° gennaio.
Il governatore spera che a Roma tornino sui loro passi visto che ci sono Comuni, nei quali si potrà circolare in quei tre giorni, che hanno una popolazione più grande di Regioni come il Friuli-Venezia Giulia.
Il governatore Zaia ha sottolineato che il Veneto, anche se si trova in zona gialla, ha sempre mostrato un atteggiamento di responsabilità con restrizioni e limitazioni molto impattanti.
Nel ragionamento del presidente si è posto il problema che in molti potrebbero non rispettare le regole, senza dimenticare le piccole comunità che potrebbero sentirsi discriminate rispetto alle grandi città.
Sono molti, infatti, i messaggi sotto i post degli articoli dei quotidiani online o i commenti di cittadini pronti a sfidare le restrizioni per le vacanze natalizie con il rischio di vanificare gli sforzi fatti fino a questo momento per piegare la curva dei contagi.
Zaia ha ribadito che, nonostante la diversità di opinioni, il Veneto continuerà a collaborare con il governo con proposte e consigli che potrebbero arrivare anche dalle autorità venete per migliorare il provvedimento dello Stato (C’è anche una nuova idea che però il presidente non ha voluto annunciare).
Non è mancato un pensiero per gli anziani, che potrebbero soffrire molto per queste limitazioni, anche se la loro sicurezza viene prima di tutto con un’attenzione costante per le fasce più deboli della società che non è mai mancata dall’inizio della pandemia.
Sembra che in Veneto sia stata raggiunta la parte alta della curva dei contagi e per questo deve continuare la lotta serrata agli assembramenti per fermare la corsa del virus.
Questi i dati di oggi, venerdì 4 dicembre 2020, sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 2.854.574 tamponi molecolari (16 mila tamponi molecolari in più di ieri), 1.092.790 test rapidi (32.550 test rapidi nelle ultime 24 ore), 158.198 positivi dall’inizio dell’emergenza (3.708 positivi in più nelle ultime 24 ore), 72.929 positivi al Covid in questo momento, 3.041 ricoverati totali in Veneto (27 in meno di ieri) di cui 337 terapie intensive (una in più di ieri), 4.065 morti in totale (83 persone in più nelle ultime 24 ore) e 7.648 dimessi (120 in più di ieri).
L’incidenza dei positivi sui tamponi è del 7,51.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it