Da oggi, alle 13.45 del 7 luglio 2019, le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono il 55esimo sito italiano “Patrimonio dell’umanità”.
Così ha decretato l’Assemblea Unesco riunita a Baku in Azerbaijan.
L’iter della candidatura è durato dieci anni, un percorso lungo e non privo di difficoltà, sebbene nella media degli altri siti iscritti, durante il quale è emersa grande coesione delle parti promotrici, dalle amministrazioni comunali alle associazioni di categoria, agli imprenditori del territorio fino agli abitanti.
Entusiasmo e dedizione hanno fatto sì che si centrasse l’obiettivo.
Da oggi l’impegno di tutti, in primis del Consorzio di tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg in sintonia con l’Associazione di gestione del sito, di nuova costituzione, sarà rivolto alla conservazione e alla manutenzione dei beni paesaggistici iscritti, con particolare attenzione alle raccomandazioni Unesco per la tutela e la valorizzazione di questi a favore delle future generazioni, in coerenza con l’obiettivo di un equilibrato e armonico sviluppo economico e sociale.
L’obiettivo della valorizzazione comporta lo sviluppo sostenibile dell’area iscritta, possibile grazie a un piano di gestione studiato in accordo tra istituzioni private e pubbliche. La sostenibilità è un tema già presente da anni nei piani di governo del territorio grazie alla collaborazione tra imprenditori, viticoltori e amministrazioni pubbliche con il coordinamento del Consorzio del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg per la salvaguardia dell’ambiente e delle popolazioni che vi abitano.
Primo aspetto che sarà affrontato dalle parti coinvolte, e dal Consorzio di Tutela, sarà uno sviluppo controllato del turismo nel territorio. Particolare attenzione infatti sarà prestata al settore proprio per le sue prospettive economiche decisamente positive che però andranno gestite e indirizzate con un approccio sostenibile.
Il paesaggio delle Colline di Conegliano e Valdobbiadene è il decimo sito al mondo iscritto alla categoria di “paesaggio culturale” ed è caratterizzato da tre attributi unici, basati sulle differenti caratteristiche geomorfologiche e culturali, rispetto agli altri nove territori (Alto Douro – Portogallo, Tokaj – Ungheria, Pico Island – Portogallo, Lavaux – Svizzera, Langhe Roero e Monferrato – Italia, Champagne – Francia, Borgogna – Francia, Saint-Emilion – Francia, Wachau – Austria).
Tutti e dieci i siti sono paesaggi culturali evolutivi, il cui risultato visibile è dato dall’interazione uomo-ambiente, un’interazione vitale, in continua evoluzione.
(Fonte: Consorzio Tutela Conegliano Valdobbiadene Docg).
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