125.006 le persone controllate, 21 gli arrestati e 676 indagati. E’ questo il primissimo bilancio di fine 2023 dei controlli della Polizia Ferroviaria del Friuli Venezia Giulia, regione che “condivide” alcune linee con il Veneto, in primis la Tarvisio – Udine – Conegliano – Venezia e la Trieste -Portogruaro – Venezia.
Durante l’anno da poco concluso sono state impiegate 7297 pattuglie in stazione e 1272 a bordo treno. Sono stati presenziati complessivamente 2528 convogli ferroviari. Sono stati inoltre predisposti 148 servizi antiborseggio in abiti civili, sia negli scali che sui treni. Sono stati inoltre controllati 2695 veicoli e sono state elevate 174 contravvenzione per violazioni del Regolamento di Polizia Ferroviaria e del Codice della Strada. Sono state sequestrate alcune armi da taglio e oltre un etto di sostanze stupefacenti, con numerose sanzioni per uso personale, elevate a carico prevalentemente di giovani anche di età inferiore ai 18 anni.
Le attività di prevenzione sono state incentivate con un aumento delle giornate straordinarie di controllo del territorio per un totale di 39 operazioni organizzate dal Servizio Polizia Ferroviaria in àmbito nazionale: 15 “Stazioni Sicure“, finalizzate al contrasto delle attività illecite maggiormente ricorrenti in ambito ferroviario; 13 “Rail Safe Day”, finalizzate a prevenire comportamenti impropri o anomali, spesso causa di investimenti, 11 “Oro Rosso“, finalizzate al contrasto dei furti di rame e 2 “Action Week“, finalizzate al potenziamento dei controlli nel trasporto ferroviario di merci pericolose. Inoltre, in campo internazionale, gli operatori della Polfer del Compartimento Polizia Ferroviaria del Friuli Venezia Giulia hanno partecipato ai 5 “Rail Action day” organizzati per contrastare i fenomeni criminosi maggiormente diffusi in àmbito ferroviario e prevenire possibili azioni terroristiche o eversive.
L’attività di contrasto ai furti di rame, che sui binari spesso causano ritardi alla circolazione dei treni e consistenti disagi per i viaggiatori, si è tradotta in 79 controlli ai centri di raccolta e recupero metalli, in circa 218 servizi di pattugliamento delle linee ferroviarie e in 28 servizi di controllo su strada a veicoli sospetti. Sono state emesse sanzioni per un importo di 3.616 euro.
Diversi gli episodi registrati anche quest’anno di ragazzi sui binari per giochi e sfide che avrebbero potuto avere conseguenze tragiche. Spesso in questi casi i giovani protagonisti ignorano i pericoli presenti nelle stazioni o sui treni. Per questo la Polizia ferroviaria è da tempo impegnata nelle scuole per promuovere, in particolare fra gli adolescenti, la cultura della sicurezza individuale in àmbito ferroviario.
Sono stati centinaia gli studenti raggiunti nel corso dell’anno, purtroppo condizionato dal decorso della pandemia, con il progetto di educazione alla legalità “Train… to be cool“, realizzato in collaborazione con il MIUR e il supporto scientifico della Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università di Roma La Sapienza.
Il personale della Polizia Ferroviaria, dallo scorso mese di ottobre, è altresì impegnato nella Stazione ferroviaria di Villa Opicina (Trieste) in servizi di controllo dei treni provenienti dalla vicina Slovenia a seguito della sospensione dell’Accordo di Schengen e la conseguente intensificazione dei controlli alla frontiera in ingresso dello Stato.
(Foto: Polizia di Stato).
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