Da oggi, in via teorica e prudenziale, ogni cittadino del Veneto può sapere quando sarà il suo turno per la vaccinazione contro il Covid grazie al nuovo piano della Regione, condizionato inevitabilmente dalla fornitura dei vaccini per le prossime settimane.
Ad oggi, i ritardi nella consegna dei vaccini sono i seguenti: Pfizer meno 7%, Moderna meno 31%, AstraZeneca meno 44% mentre Johnson & Johnson non è stato ancora consegnato e lo stesso vale per CureVac.
Nel piano della Regione Veneto per le vaccinazioni viene dato un arco temporale ma questo non vuol dire che sono aperte le prenotazioni: le vaccinazioni per i cittadini over 80 anni sono considerate completate, in modo da poter passare ad aggredire una nuova coorte, ma è sempre possibile richiedere la vaccinazione.
Ora è il turno dei fragili e degli over 70, che vanno in parallelo, e si prevede di completare la vaccinazione della fascia 70-79 entro il 9 maggio.
Per la fascia 60-69 anni la vaccinazione andrà dal 3 maggio al 6 giugno, per la fascia 50-59 anni dal 31 maggio all’11 luglio, per la fascia 40-49 anni dall’8 agosto al 5 settembre, per la fascia 30-39 anni dal 2 agosto al 5 settembre, per la fascia 20-29 anni dal 30 agosto al 3 ottobre fino ad arrivare alla fascia 16-19 anni che partirà il 27 settembre.
Il piano dà solamente una previsione e potrebbe subire delle variazioni: le vaccinazioni potrebbero anche essere anticipate e le diverse Ulss venete daranno tutte le comunicazioni utili ai cittadini.
Nella consueta conferenza stampa dalla sede della Protezione civile della Regione Veneto, il governatore Luca Zaia ha detto di sperare che il decreto “riaperture” possa essere oggetto di un tagliando da parte del governo.
“È ragionevole rivedere i dati epidemiologici da qui ai prossimi giorni e pensare magari che con maggio si apra un nuovo scenario – ha affermato Zaia – La speranza è quella di pensare che le incongruenze, che oggi sono ancora visibili, vengano risolte. Ieri mi è stato spiegato che l’apertura dei ristoranti dal primo di giugno, dalle 5 del mattino alle 18 di sera, probabilmente ha come significato non avere troppe ore a disposizione per l’apertura”.
Il decreto, infatti, prevede che dal primo giugno in zona gialla i ristoranti possano aprire anche al chiuso con consumo al tavolo dalle ore 5 e fino alle ore 18.
Per Zaia questa misura per i ristoranti non ha alcun senso come la chiusura delle palestre fino al primo giugno; per l’Arena di Verona, invece, la Regione lavorerà affinché possa avere il suo pubblico nel rispetto delle linee guida del Covid.
Il presidente della Regione Veneto, sottolineando che non c’è nessuna contrapposizione con il governo ma solamente la volontà di portare avanti le istanze del mondo dell’impresa, è tornato sul problema della comunicazione anche rispetto al coprifuoco dalle 22 alle 5, che disincentiva i turisti a scegliere l’Italia per le prossime vacanze estive.
Questi i dati di oggi, venerdì 23 aprile 2021, sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 4.903.637 tamponi molecolari, 4.224.709 test rapidi, 38.282 tamponi nelle ultime 24 ore, 1.035 positivi intercettati nelle ultime 24 ore, 406.066 positivi intercettati in Veneto dall’inizio dell’emergenza sanitaria, 23.307 positivi in questo momento, 1.615 ricoverati totali per Covid (39 in meno di ieri) di cui 227 terapie intensive Covid (2 in meno di ieri) e 1.388 ricoverati in area non critica (37 in meno di ieri), 265 pazienti non Covid in terapia intensiva, 11.203 morti in totale (20 morti in più di ieri) e 20.035 pazienti dimessi dagli ospedali.
La percentuale dei positivi al Covid sui tamponi effettuati è del 2,70%
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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