Presentato il Piano Straordinario per il contrasto alla diffusione del West Nile Virus. Zaia: “È un’emergenza sociale, si sta diffondendo più del previsto”

La Giunta della Regione Veneto ha approvato oggi un Piano Straordinario contro la diffusione del West Nile Virus (Wnv), a fronte di 227 casi già censiti, stanziando un milione di euro.

Lo scopo è quello di limitare l’impatto dell’infezione sul carico di malattia nella popolazione, in un contesto di eccezionale trasmissione di Wnv in alcuni territori regionali, attraverso la predisposizione di interventi emergenziali.

Nel punto stampa di oggi, al quale era presente anche l’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha spiegato che i pazienti che finiscono in terapia intensiva molto spesso sono persone con comorbidità, che hanno altre patologie pregresse, e anziani.

“È un’emergenza sociale – ha sottolineato il governatore -, perché si sta diffondendo più del previsto. La nostra zona è interessata probabilmente per la disponibilità idrica, per gli acquitrini e quello che si va a formare. Nella serie di indicazioni che diamo, chiediamo ai cittadini di evitare di lasciare acqua nei vasi in casa propria. Noi facciamo due azioni: l’azione larvicida e l’azione insetticida. Con questo milione di euro attiviamo tutta una serie di trattamenti ma diamo anche indicazioni ai cittadini: un controllo responsabile del territorio non prescinde dalla collaborazione con i cittadini. È importante evitare ogni forma di ristagno d’acqua nella propria proprietà”.

“L’altra indicazione che si dà – continua – è quella di uscire nei giardini o all’aperto con abiti leggeri, cercando di coprire gran parte del corpo, e di usare repellenti. Dai due anni in giù ci sono dei repellenti per i neonati. È un piano organico: da un lato la prevenzione, dall’altro i trattamenti con gli insetticidi e i larvicidi e tutto quello che è la parte clinica e di diagnostica”.

Gli obiettivi specifici del piano sono limitare la diffusione virale in aree ad alto rischio e accrescere la consapevolezza del rischio nella popolazione per adottare tutti i comportamenti individuali utili a prevenire le punture di zanzare contribuendo, anche nel contesto privato, a limitare la diffusione delle zanzare.

Inoltre, si vuole aumentare la consapevolezza del rischio nella popolazione, promuovendo sia l’adozione di comportamenti corretti per prevenire le punture di zanzare (abbigliamento, uso di zanzariere e repellenti), sia la gestione adeguata degli ambienti volta alla rimozione dei fattori che favoriscono la formazione di focolai larvali e il conseguente aumento della densità di vettori.

Il Piano prevede l’estensione della rete di diagnostica di laboratorio, il rafforzamento del monitoraggio epidemiologico integrato con definizione dello strumento per la valutazione del rischio, la mappatura e la valutazione del rischio nel territorio regionale.

Il Piano prevede anche una serie di interventi da attuare nei primi 10 giorni di settembre, con l’obiettivo di ridurre le nuove infezioni nella popolazione più a rischio.

Una mappa di valutazione del rischio permetterà di indirizzare gli interventi che saranno concentrati nei territori in cui si potrebbero verificare il maggior numero di casi nelle prossime settimane, sulla base dei dati di sorveglianza epidemiologica raccolti dalla Regione, dalle Ulss e dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie.

Inoltre, sono presenti la definizione degli ulteriori interventi da effettuare in base al livello di rischio, la pianificazione e attuazione degli interventi previsti e ulteriori interventi di comunicazione finalizzati ad accrescere la percezione del rischio sia per adottare misure di protezione individuale che all’adozione di misure di contrasto alla crescita del vettore nel contesto delle aree pubbliche e private.

Nel piano non mancano l’intensificazione del controllo dell’efficacia dei trattamenti effettuati e l’analisi epidemiologica con valutazione e monitoraggio del Piano.

Il Piano è stato redatto a cura della Direzione Prevenzione Sicurezza Alimentare Veterinaria della Regione del Veneto con il coinvolgimento del Gruppo Regionale Arbovirosi e dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie. 

La definizione della strategia è stata condivisa con l’Istituto Superiore di Sanità e il Ministero della Salute.

La struttura di riferimento per il coordinamento del Piano Straordinario per il contrasto alla diffusione di West Nile Virus è la Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria, Area Sanità e Sociale.

Fra gli altri attori coinvolti, figurano tutti i componenti del Tavolo intersettoriale regionale e in particolare Azienda Zero e le Ulss del Veneto, i Comuni con particolare riferimento a quelli classificati nei livelli a più alto rischio, eventuali enti e associazioni locali coinvolti in forma attiva o passiva nella lotta al vettore di Wnv per causa delle loro attività.

(Foto: Regione Veneto).
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