Dove vanno in vacanza d’estate i cittadini dell’Alta Marca Trevigiana se devono rimanere nel territorio regionale?
Sono più gettonate le mete marittime o quelle montane? Qdpnews.it ha deciso di lanciare una simpatica sfida, all’insegna della leggerezza tipica del periodo estivo, scegliendo due località simbolo delle vacanze in Regione: Caorle e Auronzo di Cadore.
Due inviati del Quotidiano del Piave hanno visitato queste famose località turistiche, cercando di mostrare ciò che di più bello e interessante sono in grado di offrire, per convincere i lettori a “sostenere” la meta turistica legata alla singola esperienza del diverso giornalista.
Una singolare competizione che, in realtà, non deve essere percepita come una gara per decretare chi, tra Caorle e Auronzo di Cadore, sia la meta migliore, ma un invito a riconoscere ancora una volta la straordinaria offerta turistica di una Regione che non deve invidiare nulla a nessuno.
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In ogni caso che sfida sia quindi iniziamo con la prima meta turistica: Caorle…
Il primo mito da sfatare è quello che, soprattutto in passato, ha relegato Caorle a meta turistica estiva adatta solo alle famiglie con bambini e agli anziani. Nulla di più inesatto. La cittadina in provincia di Venezia offre tante occasioni di sano divertimento, relax e vita notturna anche ai più grandicelli.
Caorle offre ben 18 chilometri di spiagge: non solo nel capoluogo (dal cui centro si dipartono la spiaggia di Levante e la spiaggia di Ponente separate da una diga millenaria), ma anche nelle località di Porto Santa Margherita, di Lido Altanea, di Duna Verde e di Brussa, dove si trova la spiaggia naturale parte dell’oasi di Vallevecchia, rifugio perfetto per gli amanti della natura, della pace e della tranquillità.
Da anni a Caorle viene assegnata la Bandiera Blu, riconoscimento internazionale che testimonia, oltre alla qualità delle acque, l’impegno e l’attenzione alla sostenibilità ambientale da parte dei cittadini.
Tanti i servizi che offre la spiaggia: posti spiaggia accessibili per chi ha problemi di mobilità, aree dedicate agli amici a quattro zampe, baby-sitting, animazione, piattaforme galleggianti e la White Oasis, un’area deluxe dotata di ampi gazebo bianchi con lettini prendisole e tavolini.
E ad Auronzo di Cadore?
Lo scenario naturalistico di Auronzo di Cadore è perfetto per la migliore cartolina dei ricordi: le “Tre Cime di Lavaredo”, il Monte Piana, il lago di Misurina e i boschi di Dino Buzzati, sembra che portino il visitatore a vivere una dimensione fuori dal tempo.
Ad Auronzo non manca la possibilità di fare tante escursioni scegliendo gli infiniti sentieri immersi nel tipico ambiente montano. Non va trascurata la possibilità di abbandonarsi al più classico relax nelle spiaggette vicino al lago, godendo di un clima piacevole in grado di rigenerare anche il vacanziere più stressato. E quando arriva la pioggia serale, basta rifugiarsi in un bel locale per godersi il temperato respiro dei paesi montani.
Auronzo di Cadore è la meta ideale per gli amanti dello sport, grazie alla possibilità di praticare svariate discipline sportive in sicurezza e tranquillità.
Non è raro incontrare qualche animale del bosco, magari durante una gita per scovare il fungo più succulento o in occasione di un servizio fotografico a caccia dello scatto migliore: tra i mille itinerari c’è anche la foresta di Somadida, celebre oasi naturalistica che saprebbe emozionare qualunque “animale di città”.
Cibo, divertimenti e sorprese…
Nella nostra visita a Caorle e ad Auronzo di Cadore non ci siamo fatti mancare proprio nulla.
A Caorle abbiamo scoperto le peculiarità gastronomiche della cucina caorlotta che punta soprattutto sulla valorizzazione del pescato locale: orate, seppie, calamari, polpi, sogliole, scampi, mazzancolle, astici, anguille e cefali. Tre le eccellenze di cui Caorle va orgogliosa: il moscardino, le vongole (noi abbiamo conosciuto la storia di quelle biologiche) e il canestrello bianco. Tutte queste specialità, abbinate ai vini del territorio, si possono gustare nei tanti ristoranti di Caorle.
Abbiamo visitato il mercato ittico e i tipici casoni dove vivano i pescatori. Una tappa divertentissima è stata quella ad “Aquafollie”, il parco a tema acquatico ideale per le famiglie e per i giovani, e siamo tornati bambini costruendo un bellissimo castello di sabbia.
Sono diversi i prodotti tipici di Auronzo di Cadore tra i quali si distinguono i salumi, come la “soppressata nostrana”, e i numerosi formaggi tipici.
Molto conosciuto è lo Shitz, formaggio intero o scremato senza l’aggiunta di sale, inserito tra i prodotti tipici della Strada dei Formaggi e dei Sapori delle Dolomiti Bellunesi. Altri formaggi sono il Focobon dell’Agordino, il Camolino, il Civetta e il Comelico. Tra i formaggi Dop ci sono il Piave e il Montasio.
Tra i prodotti tipici di Auronzo di Cadore non mancano gli ingredienti dei primi piatti, soprattutto quelli con la pasta fatta in casa. Tra questi ci sono i Casunziei, ravioli ripieni di barbabietola rossa, rape o spinaci, ricotta, formaggio ed erba cipollina. Grande la tradizione degli gnocchi di patate, conditi con il ragù a base di carne di selvaggina, ma anche della polenta che è un piatto immancabile e variamente condito tant’è che gli abitanti del piccolo paese vengono chiamati “gnocchi”.
Il divertimento ad Auronzo non manca mai, tra parchi avventura, il Fun Bob e piste ciclabili, ma ciò che ci ha stupito maggiormente sono stati i panorami che offre questo ambiente montano.
Dopo avervi descritto brevemente alcune peculiarità di queste due località della Regione Veneto, ora tocca a voi lettori: grazie al nostro simpatico sondaggio sarete voi a decretare la vostra meta turistica del cuore per l’estate 2019.
Noi vi diamo un consiglio: dopo aver votato visitatele entrambe ma, ricordatelo, non da turisti ma da ospiti.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Video: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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