Si avvicina il ritorno degli studenti italiani in classe e nella conferenza stampa di oggi la dottoressa Francesca Russo, direttore della Direzione Prevenzione e Sanità pubblica della Regione Veneto, ha precisato alcuni aspetti del protocollo per le scuole: nel caso in cui dovesse essere individuato un positivo all’interno di una classe, la stessa verrà chiusa, questo a partire dalla seconda elementare, e tutti i componenti della classe andranno in quarantena (lo può dire subito la scuola) e alla fine del decimo giorno dovranno fare il tampone.
Se qualcuno si dovesse rifiutare di fare il tampone a fine quarantena, a quel punto il medico valuterà se gli alunni si sono mantenuti asintomatici, soprattutto negli ultimi giorni della quarantena, e se questo aspetto dovesse essere confermato al 14esimo giorno gli studenti potranno tornare a scuola.
Se i membri della classe dovessero continuare a essere sintomatici, gli stessi potranno tornare a scuola solo quando sarà finita la sintomatologia, comunque oltre il 21esimo giorno.
Il presidente Zaia ha spiegato che la decisione di non far tornare alle lezioni in presenza gli studenti delle scuole superiori, almeno per tutto il mese di gennaio, non è una scelta politica.
Il governatore del Veneto, commentando questa decisione, l’ha infatti definita una sconfitta anche se si tratta di una misura necessaria per limitare le occasioni di contagio.
Continua la campagna vaccinale contro il Covid-19 anche nella Regione Veneto con il primo gruppo di cittadini selezionati: l’offerta della vaccinazione riguarda operatori sanitari, centri per i disabili, centri di salute mentale, ospiti e operatori delle case di riposo.
Per la prima fase della campagna vaccinale nella Regione Veneto si parla di circa 185 mila dosi che devono arrivare entro il 25 gennaio (poco più di 38 mila dosi a settimana vengono inviate dallo Stato).
Le autorità regionali hanno spiegato che è già stato esaurito oltre il 60% della disponibilità dei vaccini presenti nei magazzini della Regione Veneto e venerdì mattina verrà esaurita l’attuale disponibilità di vaccini sul territorio regionale.
Sono 18.639 gli operatori sanitari che sono già stati vaccinati: medici di medicina generale (360), medici delle Usca e operatori nei reparti più a rischio, oltre ai volontari direttamente coinvolti nella gestione dell’emergenza e ai privati accreditati (dentisti e titolari di centri diagnostici privati).
Ci sono tre tipologie di offerta vaccinale: quella ospedaliera, con un centro vaccinale ospedaliero o territoriale, quella nelle strutture residenziali e i centri vaccinali di popolazione.
Si cominceranno a invitare per il vaccino, con invito spedito a casa, i soggetti ultraottantenni (oltre 360 mila) per poi passare ai soggetti nella fascia 70-79 anni, a quelli fino ai 60 anni e alle categorie a rischio, oltre agli operatori dei servizi essenziali (dopo la fascia 70-79 anni).
Chi ha già fatto il vaccino contro il Covid ha già l’appuntamento per la seconda dose del richiamo, che verrà fatta dopo 21 giorni (per ogni soggetto vengono utilizzate due dosi di vaccino).
La dottoressa Francesca Russo, inoltre, ha spiegato che il vaccino presenta un’efficacia molto elevata, pari al 95%, ed è stato il primo ad essere autorizzato.
Il Veneto attende la classificazione del governo con i “colori” per le Regioni: con Rt superiore a 1 si va in zona arancione e con Rt superiore a 1,25 si finisce in zona rossa.
Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, con il quale Zaia è in contatto continuo, indicherà le nuove soglie con un’ordinanza.
Questi i dati di oggi, martedì 5 gennaio 2021, sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 3.374.382 tamponi molecolari, 1.974.981 tamponi rapidi (55.654 tamponi in totale nelle ultime 24 ore), 270.097 positivi dall’inizio dell’emergenza sanitaria, 3.151 positivi in più nelle ultime 24 ore, 391 terapie intensive (9 in meno di ieri), 3.066 ricoverati in area non critica (7 in più di ieri), 6.988 morti in totale e 11.196 dimessi.
La percentuale dei positivi al Covid sui tamponi effettuati è del 5,66%.
Ad oggi sono state somministrate 23.644 dosi del vaccino contro il Covid, il 60,8 % di quello che si trova nei magazzini del Veneto.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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