Tornerà la ferrovia tra Calalzo, Cortina e Dobbiaco? Il progetto è sostenibile? O dal Veneto orientale converrà continuare a raggiungere Ampezzo e Alto Adige solo ed esclusivamente su gomma?
Domande che in molti si fanno, soprattutto da quando Cortina d’Ampezzo, in tandem con Milano, si è aggiudicata l’organizzazione delle Olimpiadi invernali 2026, e da quando l'”anello ferroviario” del basso Bellunese ha iniziato ad essere elettrificato.
Una prima risposta alla domanda iniziale, ovvero che l’ancora “virtuale” ferrovia ampezzana non proseguirà fino a Dobbiaco, l’ha fornita a margine della conferenza stampa di fine anno della giunta regionale Elisa De Berti, vice presidente della Regione Veneto con delega a infrastrutture e trasporti: “Abbiamo fatto un protocollo d’intesa con Rfi e la Provincia di Belluno per fare uno studio sulla sostenibilità del treno e il ripristino della linea. C’era un protocollo ancora antecedente che portava il nuovo treno da Calalzo a Cortina e poi anche fino a Dobbiaco. La Provincia di Bolzano ha rinunciato al progetto perché lo ha definito “non sostenibile” da tutti i punti di vista”.
“Rimarrebbe”, quindi, la tratta dall’attuale capolinea ferroviario del Cadore alla Regina delle Dolomiti: qual è lo stato dell’arte? “Rfi ha consegnato lo studio che ha fatto sulla Calalzo – Cortina – risponde De Berti – ne abbiamo parlato con il presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin e nel 2024 presenteremo i dati”.
De Berti non anticipa quanto emerso dallo studio “per rispetto nei confronti dei sindaci”, ma promette che “nell’anno che sta per iniziare vedremo cosa ne è uscito”.
Nell’attesa, Regione e Rfi stanno studiando un’altra nuova ferrovia in territorio veneto, come annunciato mercoledì dalla stessa De Berti: “Non si arresta l’attività della Regione, insieme a Rfi, per studiare nuovi collegamenti ferroviari fra territori che hanno la necessità di essere interconnessi. Tra questi rientra la direttrice Padova – Piove di Sacco – Chioggia, oggetto di un protocollo d’intesa approvato la scorsa settimana, che ha l’obiettivo di attivare un tavolo tecnico tra Rfi e l’Amministrazione regionale con lo scopo di analizzare, in via preventiva, il rapporto costi-benefici di una nuova linea ferroviaria fra queste tre località. Parallelamente allo sviluppo di ulteriori interconnessioni, tuttavia, la Regione non trascura gli interventi di manutenzione ordinaria della rete, di potenziamento delle infrastrutture con l’elettrificazione delle linee e la soppressione dei passaggi a livello”.
Nella seduta del 22 dicembre scorso, la giunta Zaia ha approvato lo schema di protocollo d’intesa fra Regione e RFI per dare avvio a “valutazioni preliminari e approfondimenti funzionali e progettuali per la realizzazione di una nuova linea ferroviaria tra Padova, Piove di Sacco e Chioggia”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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