Circa un centinaio di pazienti al giorno vengono ricoverati negli ospedali veneti per Covid, lo ha detto oggi il presidente Luca Zaia in occasione della presentazione del bollettino sulla pandemia nella sua Regione.
Il governatore del Veneto ha spiegato che nell’ultima settimana il tasso dei ricoverati su 100 mila abitanti è 191,8 tra i non vaccinati e 31,8 tra i vaccinati (l’impatto dei non vaccinati sui ricoveri è 6 volte maggiore).
“Siamo primi per tamponi a livello nazionale – ha affermato il presidente del Veneto – Noi siamo impegnati fortemente sulla fase della diagnostica, quindi degli screening, e crediamo molto che questo ci aiuti. È innegabile che il fronte delle scuole ci stia mettendo a dura prova, perché comunque lì, ad ogni contagiato, c’è una mole di tamponi e di contact tracing da attivare che è poderosa. Dall’altro abbiamo in generale un accesso ai centri tamponi che è sicuramente straordinario (siamo ogni giorno sopra i 100 mila tamponi al giorno)”.
“Ci stiamo attivando per l’apertura dei Covid Hospital in via preventiva – prosegue – In alcune realtà non è tanto preventiva, per esempio a Padova con Schiavonia sarà un problema e so che c’è, come al solito, la manifestazione contro il Covid Hospital, come se noi ci divertissimo a trasformare gli ospedali. Ricordo che non c’è solo Schiavonia, ci sono San Camillo a Treviso, Jesolo, Santorso e Villafranca. C’è una lista, ovvio che non saranno tutti attivati, questo è poco ma sicuro, però abbiamo dato l’ok affinché, colta la necessità, ci sia già il benestare a monte per attivare. Posso dire che Treviso lo attiverà il 9 e per Schiavonia penso che sia questione ormai di ore”.
Zaia ha detto che non ci sono altre alternative perché si tratta di pazienti “complicati” che hanno bisogno di cure intensive.
“Non è che possiamo pensare di metterli nell’ex ospedale di Monselice chiuso, che utilizzeremo per altre cose, o nell’ex ospedale di Valdobbiadene chiuso – ha aggiunto – perché non è così semplice. C’è un sistema di cure intensive che prevede che tu debba avere tutto, dalla tac alle risonanze, le pneumologie e le infettive: cose che tu non riesci a portare in un ospedale dismesso per quanto tu lo possa ammodernare”.
Il presidente del Veneto ha detto che siamo già in presenza di una piccola contrazione di alcune prestazioni sanitarie, per esempio la week surgery.
“Abbiamo degli indicatori che ci dicono che questa settimana dovremmo ancora essere in zona bianca – conclude – La prossima settimana si ipotizza che sia ancora da zona bianca, perché oggi l’unico indicatore che ormai fa limite, che è quello dell’occupazione dei posti letto in zona non critica, stamattina è all’11%. Bisogna essere al 15% per passare in zona gialla. Gli altri due sono già a posto: perché vi dico già che le terapie intensive sono al 13%, quindi hanno già abbondantemente superato il 10%, e sull’incidenza non ne parliamo neanche. L’Asolano ha 600 di incidenza e Treviso ha oltre 400”.
Molti contagiati sono asintomatici ma non mancano le quarantene e gli altri provvedimenti che interferiscono nella vita dei cittadini.
Questi i dati di martedì 7 dicembre 2021 sull’emergenza Coronavirus in Veneto: 7.746.697 tamponi molecolari in totale, 11.601.827 test rapidi in totale, 122.097 tamponi nelle ultime 24 ore, 2.960 positivi intercettati nelle ultime 24 ore, 535.251 positivi intercettati in Veneto dall’inizio dell’emergenza sanitaria, 40.648 positivi in questo momento, 904 pazienti ricoverati in totale per Covid (82 in più nelle ultime 24 ore) di cui 133 pazienti in terapia intensiva Covid (10 in più nelle ultime 24 ore) e 772 in area non critica (72 in più nelle ultime 24 ore), 299 pazienti non Covid in terapia intensiva, 12.014 morti in totale (9 in più di ieri) e 24.353 pazienti dimessi dagli ospedali (26 pazienti dimessi nelle ultime 24 ore).
La percentuale dei positivi al Covid-19 sui tamponi effettuati è del 2,42%; nelle ultime 24 ore sono stati inoculati 47.463 vaccini contro il Coronavirus (quasi 42 mila terze dosi, 3.702 prime dosi); fino a questo momento in Veneto sono state fatte 8 milioni e 37 mila inoculazioni contro il Covid (746 mila terze dosi).
La popolazione veneta è vaccinata o ha prenotato la vaccinazione contro il Covid-19 per l’86,3% del totale: over 80 (99,9%), fascia 70-79 anni (93,4%), 60-69 anni (90,5%), 50-59 anni (86,4%), 40-49 anni (80,9%), 30-39 anni (80,9%), 20-29 anni (85,2%) e 12-19 anni (76,1%).
In Veneto ci sono circa 630 mila persone, over 12, che non si sono ancora vaccinate contro il Covid.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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